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Usa, nello Utah reintrodotta la fucilazione

by Eugenio Palazzini
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Pena di morte UsaSalt Lake City, 11 mar – Il senato dello Utah ha approvato la proposta di legge che reintroduce i plotoni di esecuzione (abbandonati nel 2004) per i condannati a morte qualora l’iniezione non fosse disponibile, cosa peraltro avvenuta frequentemente e di recente in diversi Stati americani. Con 18 voti a favore contro 10 contrari, la misura, per diventare effettiva, attende solo il via libera alla ratifica del Governatore Gay Herbert, repubblicano come il promotore del testo Paul Ray. Quest’ultimo ha dichiarato che “in assenza di altre alternative (la fucilazione, ndr) è la cosa più umana”.

Difficile quindi a questo punto prevedere una bocciatura della legge, che permette tra l’altro alle autorità carcerarie di ricorrere alla fucilazione senza l’approvazione del condannato a morte.

Il provvedimento è stato condizionato anche dagli effetti drammatici causati da alcuni farmaci utilizzati per le iniezioni letali negli ultimi tempi, da quando cioè l’Ue ha vietato l’esportazione del Pentobarbital, il barbiturico solitamente usato negli anni scorsi. L’esecuzione di Joseph Rudolph Wood, ad esempio, si è trasformata in un’orribile agonia che ha provocato sdegno in tutti gli States, mentre quella riservata a Kelly Renee Gissendaner, il 4 marzo scorso, è stata sospesa proprio per i forti dubbi sugli eventuali effetti dei farmaci sulla condannata a morte.

Molti Stati americani stanno cercando soluzioni alternative alle iniezioni, anche in Arkansas è stata presa in considerazione l’ipotesi di ripristinare la fucilazione, respinta invece nel Wyoming. In Oklahoma, dove lo scorso anno un condannato ha impiegato 43 minuti a morire, scalciando continuamente, è stata avanzata la proposta di utilizzare il gas nitrogeno.

Eugenio Palazzini

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Usa, nello Utah reintrodotta la fucilazione | Misteri e Controinformazione – Newsbella 11 Marzo 2015 - 9:27

[…] Di Eugenio PalazziniIl senato dello Utah ha approvato la proposta di legge che reintroduce i plotoni di esecuzione (abbandonati nel 2004) per i condannati a morte qualora l’iniezione non fosse disponibile, cosa peraltro avvenuta frequentemente e di recente in diversi Stati americani. Con18 voti a favore contro 10 contrari,la misura, per diventare effettiva, attende solo il via libera alla ratifica del Governatore Gay Herbert, repubblicano come il promotore del testo Paul Ray. Quest’ultimo ha dichiarato che “in assenza di altre alternative (la fucilazione, ndr) è la cosa più umana”.Difficile quindi a questo punto prevedere una bocciatura della legge, che permette tra l’altro alle autorità carcerarie di ricorrere alla fucilazione senza l’approvazione del condannato a morte.Il provvedimento è stato condizionato anche dagli effetti drammatici causati da alcuni farmaci utilizzati per le iniezioni letali negli ultimi tempi, da quando cioè l’Ue ha vietato l’esportazione del Pentobarbital, il barbiturico solitamente usato negli anni scorsi. L’esecuzione di Joseph Rudolph Wood, ad esempio, si è trasformata in un’orribile agonia che ha provocato sdegno in tutti gli States, mentre quella riservata a Kelly Renee Gissendaner, il 4 marzo scorso, è stata sospesa proprio per i forti dubbi sugli eventuali effetti dei farmaci sulla condannata a morte.Molti Stati americani stanno cercando soluzioni alternative alle iniezioni, anche in Arkansas è stata presa in considerazione l’ipotesi di ripristinare la fucilazione, respinta invece nel Wyoming. In Oklahoma, dove lo scorso anno un condannato ha impiegato 43 minuti a morire, scalciando continuamente, è stata avanzata la proposta di utilizzare il gas nitrogeno.Fonte:http://www.ilprimatonazionale.it//esteri/pena-di-morte-usa-utah-fucilazione-18810/ […]

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