Roma, 30 ago – “Non sono triste, un fottuto fascista è morto stanotte”, urla al megafono una manifestante afroamericana. E intorno a lei si levano risate e grida di approvazione. Un capannello Black lives matter che esulta così, per l’uccisione di un sostenitore di Donald Trump. Un video, decisamente scioccante, che è diventato virale su Twitter lasciando attoniti gli utenti.
https://www.youtube.com/watch?v=-z9Z8saYVRI
La gran parte dei media internazionali stanno ignorando queste immagini e si limitano a riportare la notizia di un morto durante gli scontri a Portland tra manifestanti Blm e supporter del presidente repubblicano. Come segnalato però da OregonLive e dall’Associated Press, nella città dell’Oregon epicentro delle proteste Blm, sabato sera intorno alle 20:40 è stato ammazzato a colpi di arma da fuoco un uomo che indossava un cappello con il logo di Patriot Prayer, gruppo locale nazionalista che sostiene Trump. Una foto della scena è stata pubblicata anche da Getty Images.
Caccia agli assassini
Un fotografo freelance dell’Associated Press ha dichiarato di aver sentito tre colpi di arma da fuoco e poi ha visto polizie e medici intervenire sulla scena del delitto. Lo stesso fotografo ha confermato che l’uomo a terra indossava un cappello con il logo di Patriot Prayer. Mentre la polizia di Portland, sulla propria pagina Twitter, ha scritto che “ci sono stati alcuni casi di violenza tra manifestanti e contro-manifestanti”. E gli agenti “sono intervenuti e in alcuni casi hanno effettuato arresti”. Mentre le indagini sull’omicidio sono ancora in corso: “Se qualcuno può fornire informazioni su questo caso, chiedo loro di contattare i nostri investigatori. Questa violenza è completamente inaccettabile e stiamo lavorando diligentemente per trovare e arrestare la persona o le persone responsabili“, ha scritto Chuck Lovell, capo della polizia di Portland.
WARNING GRAPHIC: ANTIFA KILLED a PATRIOT tonight in Portland. Murdered him in cold-blood. #Portland #PortlandProtests pic.twitter.com/k77GpVSzJh
— Katie Daviscourt (@KatieDaviscourt) August 30, 2020
Eugenio Palazzini
7 comments
oh…fantastico.
da questo morto in avanti,mi aspetto che anche i sostenitori di trump comincino a spargere sangue e odio come i blm.
e di qui è tutto un precipizio….
contenti loro,contenti tutti.
L’Orango col megafono, invece di sprizzare livore, dovrebbe sottoporsi ad una severa dieta dimagrante. Chiaro, come esseri di quel tipo, possano passare la loro miserabile esistenza godendo delle disgrazie altrui. Si guardano allo specchio e si rendono conto del loro fallimento esistenziale, quindi, molto più facile addossare alla società le proprie manchevolezze. Invece d’inveire contro il prossimo, pensi alla sua avidità e pigrizia, esemplarmente espresse dal suo aspetto rivoltante; quel primate è il perfetto archetipo del cerebroleso di sinistra.
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meglio un giorno da fascista che cento anni da negro.
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[…] Roma, 31 ago – “A Portland c’è il caos ed è così da molti anni. Se questo zimbello di sindaco non farà pulizia andremo lì e lo faremo noi per loro“. A scriverlo non è un cittadino infuriato per le continue, violente, proteste che da mesi vanno in scena nella più grande città dell’Oregon. E’ il presidente degli Stati Uniti, che su Twitter ha lanciato così il suo guanto di sfida pochi giorno dopo l’omicidio di un suo supporter. […]
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