“La Turchia è il principale consumatore di petrolio rubato ai legittimi proprietari, ovvero Siria e Iraq. Secondo le informazioni che abbiamo ricevuto, la leadership politica del paese – il presidente Erdogan e la sua famiglia -è coinvolta in questa attività criminale“, ha dichiarato il viceministro russo della Difesa Anatoly Antonov. “Il cinismo dei leader turchi non conosce limiti – ha poi aggiunto lo stesso Antonov – stanno rubando il petrolio di uno stato sovrano e il figlio di Erdogan è stato nominato ministro dell’energia”.
Per il ministero della difesa russo la Turchia è il principale acquirente del petrolio saccheggiato a Siria e Iraq dall’Isis e sempre Antonov ha detto che Mosca ha in mano altre prove che verranno mostrate la prossima settimana riguardanti il traffico illegale di armi e l’addestramento di terroristi in territorio turco.
Eugenio Palazzini