Hellas Del NeriVerona, 2 dic – Esonerato Mandorlini, Del Neri nuovo mister; contratto fino a Giugno: “Faremo di tutto per restare in Serie A”.

Il nuovo volto che guiderĂ  i gialloblĂą nell’aspra sfida per la salvezza è un uomo che a Verona si era giĂ  fatto conoscere per il famoso “miracolo Chievo”, correva allora la stagione 2001/2002.

L’ex coach del Genoa, Luigi Del Neri, ora torna al calcio, torna in A , torna a Verona, ma soprattutto si spera torni a far miracoli.

La squadra scaligera infatti non se la sta certo passando bene, anzi. Ultima classificata, sotto il Carpi, a soli sei punti con zero vittorie in 14 partite giocate. Una condotta che ci fa domandare che fine abbia fatto quel carisma e quell’entusiasmo che i gialloblĂą avevano appena sbarcati in A lo scorso anno.

Un entusiasmo che il diesse Riccardo Bigon spera di far ritrovare con un nuovo volto: “L’esonero non era nella testa del club, abbiamo cercato di sostenere Mandorlini fino all’ultimo. Lo ringrazieremo sempre per quel che ha fatto, ma dovevamo portare qualcosa di nuovo e un entusiasmo che s’era perso”, Bigon afferma.

E dalle parole pronunciate nel corso della conferenza stampa in Via Belgio, Gigi Del Neri sembra esser pronto a questa sfida: “Questa squadra ha dimostrato dei valori e non è cambiata molto rispetto all’anno scorso. Se c’erano prima, ci sono anche adesso. Dovrò lavorare soprattutto a livello psicologico, dovremo entrare nell’ottica di prenderci dei rischi e provare soprattutto a vincere le partite. Non lasceremo nulla di intentato per salvarci. Mandorlini ha fatto un grande lavoro, ma il calcio è fatto anche di questo. Dobbiamo dimostrare che quel che di buono ha fatto lui possiamo farlo anche noi. Il suo è stato un lavoro fantastico, Verona gli deve molto”.

Sempre durante la conferenza il nuovo mister fa riferimento anche al suo passato nella stessa cittĂ , ma con un’altra squadra. Ma lo fa per mettere le cose in chiaro: “Il mio passato al Chievo è ieri, è giusto guardare avanti nel calcio così come nella vita. Il presente si chiama Hellas”.

Poi prosegue, citando Maturana e sottolineando quanto il ruolo dei tifosi, troppe volte sottovalutato, sia importante per la squadra: “Non abbiamo molto tempo, ma Maturana diceva che basta parlare dieci minuti al giorno ad un giocatore per fargli capire le cose giuste e incidere. Una parte importante la reciteranno i tifosi. Avere ventimila persone allo stadio può fare la differenza. GiĂ  domenica con l’Empoli. Io ci metterò un impegno feroce, anche con doppi turni di allenamento se necessario. Anima e cuore per il Verona. Promesso”.

Parole forti, decise e chiare. Ora non resta che stare a guardare e chiedersi se domani, chissĂ , si potrĂ  parlare anche di un “Miracolo Hellas”.

Edoardo Martino

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