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Gaza, scontri al confine: 5 palestinesi uccisi dall'esercito israeliano, centinaia di feriti

by La Redazione
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Roma, 30 mar – Sale la tensione al confine con la striscia di Gaza. Il bilancio al momento parla di 5 palestinesi uccisi e di centinaia di feriti. In migliaia stavano partecipando alla mobilitazione indetta da Hamas, in occasione dello Yom al-Ard, il giorno della Terra. Si tratta della commemorazione dei caduti negli scontri del 30 marzo 1976, quando gli israeliani repressero duramente le manifestazioni che si tennero in 3 villaggi palestinesi dopo l’espropriazione di vasti terreni agricoli.
Secondo fonti fonti dello Tsahal i palestinesi fanno “rotolare pneumatici incendiati e lanciano pietre verso la barriera di sicurezza, i soldati israeliani ricorrono a mezzi antisommossa e sparano in direzione dei principali responsabili e hanno imposto una zona militare chiusa attorno alla Striscia di Gaza, una zona dove ogni attività necessita di autorizzazione”.
Questa la versione dell’esercito israeliano. Dal canto suo Hamas annuncia che la mobilitazione andrà avanti fino al 15 maggio, giorno del “Nakba”, ossia “la catastrofe”, così i palestinesi chiamano il giorno in cui Israele ha dichiarato la propria indipendenza. Che sarebbe successo qualcosa di grave era prevedibile; da giorni i vertici militari di Israele avevano annunciato che avrebbero dato ordine ai cecchini di sparare in caso di tentativi di superamento della barriera al confine.
Gli scontri si starebbero verificando in sei punti diversi del confine tra Gaza e lo stato di Israele e i feriti sarebbero centinaia. Un primo bilancio della Croce rossa palestinese parlava di 54 feriti, colpiti dagli spari esplosi dall’esercito israeliano. Un bilancio destinato a salire, visto la lunga durata delle mobilitazioni.
di redazione

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Cesare 30 Marzo 2018 - 10:19

Israele aveva messo 100 per l’occasione cecchini e avvertito che se superavano una certa rete sparavano. Del resto ai sionisti che seguono la bibbia esoterica satanica chiamata talmud è permesso per religione sparare ai non ebrei, detti goyim, se non servono alla “razza eletta”.E’ permesso sparare ad un goyim anche se minore e questi eccidi e genocidi sono fatti con grande abbondanza e senza alcun rimorso nè scuse.Questa morale della superiorità della razza eletta è promossa sin dalle elementari in Israele che è tra gli stati piu’ razzisti del mondo.E poi vengono con i loro media e presstitutes schierati a darci dei razzisti se non ci vogliamo fare invadere come loro non permettono da sempre nel loro paese!! Ma l’immigrazione, finanziata dal sionista Soros(uno che rubo’ durante la 2a guerra per sua ammissione ad un ebreo sefarditico non talmudico e tollerante tutti i suoi beni) serve a loro a mischiare le razze e creare la guerra tra le religioni per la vittoria finale della razza eletta.E’ un piano ben preciso del sionismo che però opera con l’inganno, permesso anche esso dalla bibbia talmudica

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Nessuno 31 Marzo 2018 - 4:05

Siamo a 16 morti, secondo la Palestina.

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