Canberra, 16 nov – Il senatore australiano Barry O’Sullivan ha avuto un’idea tutt’altro che banale. Durante una seduta della Camera alta, si è dichiarato donna per un giorno. Il motivo? «Così i parlamentari di sinistra non mi potranno attaccare quando esprimo le mie posizioni anti-aborto». In effetti, la trovata è geniale: se per i liberal il sesso di appartenenza non è biologico ma soggettivo, perché il senatore non può percepirsi come donna e, così, far parte di questa «specie protetta»? Tra l’altro lo ha fatto per difendere le sue convinzioni pro-life, non certo per rivendicare chissà quale privilegio da quote rose. Chapeau.
Il senatore O’Sullivan, che ha ricevuto un’educazione cattolica e milita nel Partito nazional-liberale (Lnp), aveva presentato lunedì scorso un mozione in cui chiedeva che agli attivisti pro-aborto venisse impedito di interrompere l’annuale «Giornata internazionale del bambino mai nato». L’evento, istituito a suo tempo da papa Giovanni Paolo II, viene celebrato il 25 marzo e, secondo Wojtyla, è sorto per sostenere «la diffusione di una cultura per la vita e per garantire il rispetto della dignità umana in ogni situazione». La mozione, però, era stata bocciata e una esponente dei Verdi lo aveva attaccato in questa maniera: «Il senatore O’Sullivan deve togliere le sue mani e i suoi rosari dalle mie ovaie e da quelle delle altre 10mile donne del Queensland che abortiscono ogni anno; 10mila donne che hanno il diritto di prendere una decisione sul proprio corpo senza che il senatore O’Sullivan si intrometta esprimendo la sua opinione».
A questo punto il senatore australiano, di fronte a tanta presunzione, ha deciso di mettere in scena la sua provocazione, dichiarandosi donna per un giorno: «Noi conservatori non possiamo aprire bocca; non puoi dire la parola “aborto” senza essere attaccato da questa orda di debosciati», ha affermato. «L’altro giorno queste persone mi hanno attaccato per le mie convinzioni religiose, usando parole come “perline del rosario” solo perché ho avuto l’audacia di sollevare obiezioni sugli aborti a breve termine, che prevedono che i bambini possono essere abortiti fino a pochi minuti prima della nascita, così come dettano le politiche dei Verdi australiani», ha quindi tuonato O’Sullivan. Che conclude: «Non me ne starò zitto, non resterò in silenzio mentre queste persone continuano ad emarginare politiche e idee che io penso siano largamente condivise dalla maggioranza della nazione».
Vittoria Fiore
Senatore australiano si dichiara donna: “Così non mi possono attaccare”
125
2 comments
[…] Fonte: IL PRIMATO NAZIONALE – Titolo originale: Senatore australiano si dichiara donna: “Così non mi possono attaccare” […]
“se per i liberal il sesso di appartenenza non è biologico ma soggettivo, perché il senatore non può percepirsi come donna e, così, far parte di questa «specie protetta»?”
Perché per i liberal non è il sesso ad essere “soggettivo” ma il genere. Informarsi prima di sentenziare no?