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L’inferno in Siberia. Strage di bambini al centro commerciale

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Kèmerovo, 26 mar – Si è trasformato in una strage di bambini l’incendio scoppiato in un centro commerciale della città di Kèmerovo, in Siberia, a 3.500 chilometri da Mosca. Oltre 60 morti, di cui 41 bambini, e almeno 27 dispersi è il bilancio della tragedia, che secondo il governo russo potrebbe essere destinato a salire. Le fiamme, forse, sono divampate in una delle sale cinematografiche al quarto piano del centro, e sono dilagate nel resto della costruzione inaugurata nel 2013.
Zimnyaya Vishnya, questo il nome del centro commerciale che in italiano si traduce con Ciliegia d’Inverno, si estendeva su una superficie di 23mila metri quadrati e ospitava negozi, ristoranti, un cinema multisala, una sala da bowling, e una zona divertimento per i bambini. Le fiamme, secondo i rapporti dei vigili del fuoco che sono riusciti a domare il rogo solo dopo 17 ore, avrebbero distrutto circa 1.600 metri quadrati di superficie, tra cui anche il piccolo zoo del complesso commerciale al terzo piano, che ospitava circa 200 animali (conigli, criceti, istrici, ricci, scoiattoli, procioni e volpi) e rappresentava una delle principali attrazioni per i più piccoli.
L’incendio, che è scoppiato attorno alle 10 di mattina ora locale, e in alcuni video postati sui social network si vedono persone che saltano dalle finestre per scappare dal fuoco. A quell’ora il centro era affollatissimo, soprattutto di famiglie con bambini, anche se non si sa con precisione quante persone fossero all’interno del mall.
Si teme che quasi tutti i bambini di una classe delle elementari possano essere morti nell’incendio, dato che otto bambini di una scuola fuori Kemerovo erano in visita in città con un’insegnante che li ha portati a vedere uno spettacolo di fumetti al centro commerciale. Secondo i resoconti dei media russi la docente avrebbe portato i bambini al cinema, da cui forse non sono riusciti a trovare la via d’uscita.
Sul posto sono intervenuti circa 300 vigili del fuoco e almeno 600 soccorritori, agenti di polizia e personale medico. Soccorsi sono stati inviati anche da Mosca e dalle città vicine. Le operazioni di soccorso sono state rese ancora più complicate dal crollo dei tetti di due sale cinematografiche.
Le cause del rogo sono ancora ignote, e al proposito è stata aperta un’inchiesta penale. Non si esclude, oltre all’ipotesi dello scoppio dell’incendio in una sala cinematografica, che le fiamme siano state generate da un cortocircuito nell’area giochi dei bambini. Un’altra ipotesi dice che un bambino avesse con sé un accendino e che lo abbia innescato.
Anna Pedri

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