Damasco, 11 ago – Dopo una campagna mediatica volta a screditare Assad in ogni modo, tra crimini inventati e fantomatiche armi chimiche, è calato di nuovo il silenzio della stampa internazionale sulla guerra in Siria. Fatta eccezione per qualche sparata fuori luogo di tuttologi produttori di fuffa come Saviano. Nel frattempo l’esercito di Damasco continua ad avanzare inesorabile e ieri ha ripreso il controllo di un ampio territorio siriano nei pressi di Sweida, al confine con la Giordania. Un comandante delle Forze Armate di Assad ha dichiarato all’agenzia di stampa Sana che la zona liberata durante l’operazione militare è di circa 4.000 chilometri quadrati e ha sottolineato che le operazioni continueranno fino a garantire il controllo dei rimanenti punti di frontiera ancora occupati dai terroristi legati alle propaggini siriane di Al Qaeda.
Si tratta di un’area strategica, seppur scarsamente popolata, la cui importanza si desume facilmente anche soltanto osservando la cartina geografica. La riconquista dell’esercito siriano permette di tagliare le principali linee di approvvigionamento dei gruppi jihadisti tra Bir al-Sout e Abu Sharshouh, due dei principali luoghi di contrabbando di armi. Siamo appunto al confine con la “moderata” Giordania, dove i terroristi del Free Syrian Army hanno basi e ricevono supporto non solo logistico. Le Forze Armate di Damasco, appoggiate da combattenti palestinesi e dell’SSNP (il Partito Nazionalista Sociale Siriano), hanno ripreso poi il controllo delle colline vicine al confine giordano. Un successo ottenuto quasi contemporaneamente alla riconquista del villaggio di al-Tarfawi a nord-est di Abu al-Alaya, nella provincia di Homs, altra zona strategica in cui l’esercito di Assad ha inflitto una pesante sconfitta all’Isis. Una fonte militare ha rivelato inoltre all’agenzia Sana che le unità militari stanno continuando le operazioni intorno alla città di Homs e hanno distrutto una serie di veicoli militari dell’Isis.
Si tratta, soprattutto per quanto riguarda le vittorie ottenute al confine con la Giordania, di una fondamentale avanzata non solo in termini strettamente territoriali. Il controllo di quest’area nel sud-est della Siria consente infatti all’esercito siriano di proseguire l’avanzata verso Deir Ezzor, per rompere definitivamente l’accerchiamento jihadista di questa strategica città siriana, dove le truppe di Assad resistono isolate da anni.
Eugenio Palazzini