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Trump si arrende: “Il 20 gennaio nuova amministrazione”. Poi condanna l’assalto al Congresso

by Adolfo Spezzaferro
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Washington, 8 gen – Donald Trump condanna le violenze dell’assalto al Congresso e per la prima volta riconosce che ci sarà un nuovo presidente, senza però mai citare Joe Biden. Il presidente Usa è tornato a rivolgersi alla nazione dopo i fatti di Washington e ha lanciato un appello alla “riconciliazione”. Con un video messaggio postato su Twitter (dopo la sospensione temporanea dell’account), il presidente uscente dichiara: “Ora il Congresso ha certificato il risultato e il 20 gennaio si insedierà una nuova amministrazione“. E’ la resa finale del tycoon, che ieri peraltro è stato bannato da Facebook perché ritenuto “pericoloso” dal fondatore del social Mark Zuckerberg.

L’appello di Trump alla riconciliazione e la condanna dell’assalto al Congresso

“Il mio obiettivo ora è di assicurare una transizione dei poteri tranquilla e ordinata“, conferma Trump. “E’ l’ora di raffreddare gli animi e di ripristinare la calma. Bisogna tornare alla normalità dell’America”, è l’appello del presidente. Poi si rivolge direttamente ai suoi sostenitori che hanno preso d’assalto il Congresso: “Voi non rappresentate il nostro Paese, avete violato la sede della democrazia. E chi ha infranto la legge pagherà“. A tal proposito, il presidente chiarisce di aver “immediatamente impiegato” la Guardia Nazionale per espellere dall’edificio del Congresso i manifestanti che l’avevano “espugnato”.

Trump ha anche elogiato i suoi “meravigliosi sostenitori” e promesso che “il nostro viaggio è appena iniziato”. Parlando ancora degli scontri di mercoledì il presidente si è detto “oltraggiato dalla violenza, dall’illegalità e dal caos“.

Biden non pensa né all’impeachment né alla rimozione in base al XXV Emendamento

Intanto il presidente eletto Biden non sembrerebbe intenzionato ad aprire una nuova procedura di impeachment nei confronti di Trump e men che mai di ricorrere al XXV Emendamento per rimuovere il suo rivale dalla Casa Bianca. Lo riporta la Cnn citando fonti vicine al dem. L’eventuale rimozione di Trump per Biden sarebbe in effetti un atto che non aiuterebbe a unificare il Paese. Per non parlare del fatto che il vicepresidente Mike Pence si opporrebbe al ricorso al XXV Emendamento, secondo quanto riporta il New York Times. Tuttavia i dem non hanno ancora escluso la possibilità di richiedere un nuovo impeachment.

Assalto al Congresso, morto un agente ferito durante gli scontri

Si aggrava il bilancio dell’assalto al Congresso: è morto infatti un agente rimasto ferito durante gli scontri. Le vittime quindi salgono a cinque. Intanto cade la prima testa per la gestione della sicurezza durante l’irruzione dei manifestanti nel Campidoglio. Il capo della polizia del Congresso (Capitol Police), Steven Sund, si dimetterà il 16 gennaio. Prima del 20 gennaio, quando Biden giurerà e si insedierà alla Casa Bianca. A chiedere la testa di Sund è stata la speaker dem della Camera Nancy Pelosi.

Adolfo Spezzaferro

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