Washington, 15 feb – Le conseguenze dello shutdown, il blocco delle attività amministrative negli Stati Uniti, non sono servite a far cambiare idea a Donald Trump. Anzi, il presidente americano sembra sempre più deciso a costruire il muro al confine con il Messico per impedire l’ingresso di clandestini negli Usa. Una fermezza che lo ha portato oggi a dichiarare l’emergenza nazionale, che a suo avviso è indispensabile proprio per portare a termine il suo progetto. “Non è solo una questione di promesse elettorali, c’è una vera e propria crisi della sicurezza”, ha detto Trump riferendosi alla questione migratoria.
“Dire che il muro non funziona è una bugia. E’ necessario per fermare crimini, droga e invasione”, ha poi tuonato il presidente statunitense. Dalla Casa Bianca hanno confermato che il tycoon provvederà a dichiarare l’emergenza nazionale cercando così di bypassare il Congresso che si oppone alla costruzione del muro e ottenere maggiori finanziamenti. Trump firmerà inoltre la legge di bilancio per scongiurare un altro shutdown.
“Il presidente firmerà la legge sul finanziamento del governo federale e, come ha già detto, agirà anche per decreto – in particolare con l’emergenza nazionale – per porre fine alla crisi di sicurezza nazionale e umanitaria al confine “, ha specificato Sarah Sanders, portavoce del governo statunitense. “Ancora una volta – ha puntualizzato Sanders – il presidente sta mantenendo la sua promessa di costruire il Muro, proteggere il confine e garantire la sicurezza del nostro grande paese”.
Con lo stato di emergenza, Trump punta a ottenere 8 miliardi di fondi che verrebbero investiti per la costruzione del muro, ben più del miliardo e mezzo che il Congresso gli aveva accordato con il budget del 2019. Nel lungo discorso pronunciato al Giardino delle rose della Casa Bianca, il presidente americano ha annunciato anche che nelle prossime 24 ore farà “un grande annuncio sulla Siria”.
Eugenio Palazzini