Colonia, 2 gen – Lei si chiama Beatrix Von Storch ed è la vicepresidente dell’AFD, il partito di destra tedesco. La notte di Capodanno, memore degli stupri del 2016, ha riposto a un tweet della polizia di Colonia in cui venivano formulati gli auguri di buon anno in varie lingue tra cui l’arabo, con un cinguettio in cui ha accusato la polizia di essere “conciliante con orde di uomini musulmani barbarici e violentatori”. Per questo, e altri commenti relativi all’islam, la deputata è finita sotto inchiesta.
“Che diavolo sta succedendo in questo paese? Perché un sito ufficiale di polizia del Nord Reno-Westfalia posta un tweet in arabo?”, è stato uno dei commenti della Von Storch. E ancora: “Credono che calmeranno in questo modo le orde di barbari islamici stupratori di gruppo?”, ha twittato la vicepresidente dell’AFP, riferendosi alla scelta di esprimere gli auguri di buon anno anche in lingua araba, richiamando alla mente gli stupri denunciati all’indomani della notte di capodanno 2016 da parte di centinaia di donne, che hanno accusato per lo più gruppi di immigrati, specialmente arabi.
Ieri i profili Facebook e Twitter della deputata tedesca sono stati bloccati per diverse ore. Contro di lei l’accusa di aver (presumibilmente) violato le regole di espressione. Ma non basta: la polizia di Colonia ha annunciato di aver presentato denuncia penale ai pubblici ministeri per sospetta istigazione all’odio razziale.
Che la Von Storch sia considerata una istigatrice all’odio razziale è cosa nota: lo scorso mese di giugno la nipote del ministro delle Finanze ai tempi di Hitler pare abbia risposto in maniera affermativa su facebook a un sondaggio in cui si chiedeva se la polizia dovesse sparare ai migranti, inclusi bambini e donne che cercano di attraversare il confine tedesco. Le polemiche, anche in quel caso, furono accesissime e la Von Storch si difese dicendo che le era “scivolato di mano il mouse”. A sei mesi di distanza i tweet in cui si esprime in maniera dura, più contro la polizia che contro gli immigrati a onor del vero, sono destinati a riaccendere le polemiche.
Anna Pedri
4 comments
In Germania, dire la verità evidentemente è vietato. Basta saperlo.
Onore e gloria alla coraggiosa ragazza tedesca,di quali polemiche stiamo parlando? Difende la propria patria e la propria identità dalle barbariche orde islamiche. In Italia se dici la sacrosanta verità ti accusano di islamofobia,siamo oramai schiavi e sudditi… Mi sarei aspettato un articolo più coraggioso e più incisivo.
Solita fuffa immigrazionista. La signora può aver esagerato in alcuni temi, ma certo la polizia federale ed il governo della Kulona non sono esenti da colpe. Fuori dalla UE migranti economici soprattutto islamici. Non li vogliamo non ne abbiamo bisogno e siamo stufi di pagare le loro parcelle.
per capire il declino dell’Occidente,bene ricordare che la boiata di “Seasons Greetings” (ossia “Auguri di Stagione” come se si fosse in un ortofrutta, per evitare la parola “Natale”) si usava già oltre 40 anni fa in Gran Bretagna;ora sembra proprio che la versione “politically correct” preveda addirittura l’idioma arabo stando in però in Germania non a Baghdad.
Che dire,ho paura che la definizione data dalla Merkel di Germania qualche tempo fa,ossia “Terra di quelli che c’erano prima” per evitare la parola “Tedeschi” sia stata solo “die vorspeise”,un antipasto ove la libertà di pensiero (che rispecchia fedelmente la realtà peraltro) debba essere punita con una repressione in stile DDR.
non male davvero,il calendario segna 2018 ma sembra di essere nella Germania comunista tra Trabant e STASI. Viel Spaß !