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Vladimir Luxuria arrestata a Sochi. Anzi no

by Valentino Tocci
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luxuriaSochi, 17 feb – Vladimir Luxuria torna a far parlare di sé, stavolta in relazione alle Olimpiadi di Sochi, dove si era recata per girare un servizio per le Iene. L’ex parlamentare transessuale del Prc aveva pubblicato nel pomeriggio scorso una foto che lo ritraeva in Medal Plaza a Sochi con una bandiera arcobaleno, su cui campeggiava, scritta in russo, la frase “Essere gay è ok”, con tanto di commento che recitava “alla faccia tua, Putin!”.

Luxuria poche ore dopo è stata fermata dalla polizia. E i toni sono rapidamente cambiati, passando dalla spavalderia alla richiesta di aiuto. Infatti ieri la presidente onoraria di Gay project, Imma Battaglia, ha fatto sapere che Luxuria era stata fermata e trattenuta in una struttura della polizia e che al telefono era solo riuscita a mandare il melodrammatico messaggio “Aiutatemi”.

È stata arrestata dalla polizia a Sochi mentre assisteva alle Olimpiadi con una bandiera con la scritta in russo ‘gay è ok’. L’atteggiamento degli agenti è stato brutale e aggressivo. Nessuno parla inglese. Ora si trova da sola in una stanza con luci al neon sulla faccia, presumibilmente in stato di fermo. Chiediamo un intervento immediato del ministro Bonino”. Intervento che non si è fatto certo aspettare: il ministro ha infatti provveduto ad allertare l’unità di crisi della Farnesina in quattro e quattr’otto, facendo altresì muovere diversi funzionari della nostra ambasciata a Mosca ed il console a italiano a Sochi.

La dose è stata rincarata da Marrazzo, portavoce del Gay center:” Luxuria si trova isolata e sottoposta a trattamento brutale . Chiediamo un intervento urgente e immediato del ministro Bonino, siamo pronti a ogni tipo di mobilitazione se non sarà rilasciata al più presto». L’ex parlamentare, spiega Marrazzo, rischia sino a 15 giorni di detenzione, oltre all’espulsione. Pene davvero draconiane, insomma. E trattamento davvero inumano, se non fosse che è prassi di tutte le polizie del mondo tenere la luce accesa in camera di sicurezza (quanto alla lingua inglese, di solito gli agenti seguono corsi diversi rispetto a quelli organizzati dalla Cambridge university: c’è da dubitare che uno straniero fermato dalle nostre forze dell’ordine abbia qualche speranza di farsi capire parlando altro che non sia italiano).

Luxuria è ovviamente già stata rilasciata. Ma di arresto forse è inopportuno parlare, dal momento che la smentita arriva direttamente dal CIO, il comitato olimpico, che nel suo briefing quotidiano ha fatto sapere che nei registri della polizia non risulta nessun fermo o arresto. “Ho parlato con la polizia e ci hanno detto che non c’è alcun registro da cui risulti un fermo o un arresto del genere“, afferma Alexandra Kosterina. C’è da dire che però è prassi per la polizia russa di non registrare le persone che vengono fermate per poco tempo.

Ora l’ex parlamentare di Rifondazione annuncia nuove proteste, che non sa ancora se resteranno o meno nei limiti della legalità. Vista la reazione quantomeno scomposta è facile pronosticare che i prossimi exploits resteranno nei limiti della legge. O che in ogni caso la Farnesina riceverà altri disperati SOS, a cui celermente presterà orecchio. Dal momento che sembra che, per avere aiuto dal nostro ministero degli Esteri, bisogna essere ex parlamentari e transgender, e rischiare 15 giorni di carcere. Perché invece se sei un soldato che rischia dieci anni se non la pena di morte, manco a parlarne.

Valentino Tocci

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