Roma, 18 feb – Nicola Zingaretti ed Emma Bonino si sono stracciati le vesti per le dichiarazioni di Salvini sull’aborto: non ha discusso il principio che sta dietro la legge 194, ma l’abuso che si fa di essa, essendo nata questa legge come extrema ratio. Della legge 194 del 22 maggio 1978, sull’interruzione volontaria della gravidanza, è fondamentale l’articolo 2: “Nei primi 90 giorni di gravidanza il ricordo alla IVG è permesso alla donna che accusi circostanze per le quali la prosecuzione della gravidanza, il parto o la maternità comporterebbero un serio pericolo per la sua salute fisica o psichica, in relazione o al suo stato di salute, o alle sue condizioni economiche, o sociali o familiari, o alle circostanze in cui è avvenuto il concepimento, o a previsioni di anomalie o malformazioni del concepito”.
Aborto senza freni?
È evidente come tale previsioni tenti, seppur maldestramente, di ridurre al minimo l’utilizzo della pratica abortiva, presentando delle circostanza purtroppo vaghe che prevedono la possibilità per la donna incinta di abortire. L’ultimo passaggio di questa legge, invece, è grottesco nel suo significato letterale: il concepito, ossia il bambino, ove presenti malformazioni o anomalie (rispetto a chi? rispetto a quale standard psico-fisico?) può di fatto essere soppresso per decisione della madre e della madre soltanto: il padre, difatti, non ha voce in capitolo. Queste righe hanno dato il via a una selezione che, sebbene non sia pianificata dallo Stato, dallo Stato stesso viene concessa.
Il legislatore, allora, legiferò con un tono appositamente generico per via della rivoluzione rosa che ha portato al brillante risultato di 234.593 aborti nel solo 1982, e per la somma totale degli aborti avvenuti in Italia c’è una tabella su Wikipedia con date e numeri: il risultato è impietoso. È possibile credere che cifre così colossali rientrino nel perimetro dell’estrema necessità della donna interessata? O forse è più probabile che l’aborto sia finito per assumere i connotati della contraccezione? È a tal proposito interessante notare come gli aborti in Italia, da quel drammatico 1982, siano calati sino agli 80.733 avvenuti nel 2017. Ebbene, tale diminuzione è seguita alla messa in commercio dei contraccettivi d’emergenza come la pillola del giorno dopo o la pillola dei 5 giorni dopo. La pratica abortiva viene dunque messa sullo stesso piano, e ne viene fatto il medesimo uso disinvolto.
Il problema della bassa natalità
Anche se gli aborti vanno diminuendo, il rapporto tra nati e morti rimane negativo, il che corrobora la teoria di cui sopra: la pratica abortiva diminuisce solo perché nascono nuovi contraccettivi d’emergenza. Resta insomma il problema della bassa natalità italiana. Pensate un po’ che Zingaretti, mentre frignava per le dichiarazioni di Salvini, ha citato la natalità come obiettivo da raggiungere. Lo Stato, a detta sua, deve collaborare affinché ciò avvenga.
Ottimi proclami, peccato che il governo da lui sostenuto si stia contraddistinguendo per le solite politiche tassaiole e favorevoli all’immigrazione di massa, tanto che si appresta a smontare i decreti sicurezza posti a freno della attività delle Ong. Magari siamo noi ad essere i soliti rozzi ignoranti, ma se famiglie e imprese vengono spolpate dal fisco e dalla burocrazia, e al contempo si permette ad associazioni private straniere di imporre una politica migratoria dalle maglie allargate, tutto si può ottenere tranne che favorire le nascite di nuovi italiani.
Lorenzo Zuppini
1 commento
Irrita che i commenti scandalizzati dei soliti progressisti dimostrino come costoro ignorino, o faccaino finata di, il contenuto della 194. Non solo, ma soprattutto costoro che si dichiarano progressisti ignorano completamente la realtà dimostrata dalla conoscenza scientifica che il feto è un individuo, un essere umano distinto ed unico, non una parte del corpo di una donna che secondo loro se ne può liberare in qualsiasi momento senza alcuno scrupolo e conseguenza. La stessa conoscenza scientifica, magnificata da costoro in ogni altro ambito specie in funzione antireligiosacommettendo un errore madornale,dimostra che non vi è un momento dal concepimento prima del quale si può dimostrare che il feto non è un essere umano e dopo sì. Non c’è alcuan soluzione di continuità. Dall’alto della loro “ignoranza” o forse meglio dire profonda ipocrisia lanciano strali e alti lai di disperazioone se qualcuno accenna, anche solo di striscio come ha fatto Salvini, all’abuso delle pratiche abortive coem mezzo anticoncezionale. Questo sì che è un segno di barbarie