Home » Cancel culture, ultimo atto: Riccione contro Benito Mussolini

Cancel culture, ultimo atto: Riccione contro Benito Mussolini

by Valerio Savioli
0 commento

Roma, 26 apr – Riccione si prepara a revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini concessa a fine anni Venti[1]. Questa è la notizia che fa capolino da qualche giorno sia sulle testate locali ma anche sui social dove, nei confronti dell’iniziativa, prevale nettamente lo spernacchio canzonatorio e salace tipico del luogo.

La proposta del Partito Democratico

Ad aver lanciato la proposta, secondo Il Resto del Carlino, sarebbe Gloria Fabbri, giovane consigliere in quota PD. L’idea originaria partorita apparentemente a fine 2023 dall’ANPI, la quale ha avvertito la necessità di sollecitare tutti i Comuni italiani in cui Benito Mussolini compare ancora tra i cittadini benemeriti, a revocare il prestigioso riconoscimento.

A quanto pare, tra le file dello stesso Partito Democratico riccionese e relative civiche alleate serpeggia un certo imbarazzo sulla questione, a dimostrazione che anche tra le varie componenti dem permane ancora una certa quota di buon senso, inteso come capacità di comprendere l’inutilità e la perniciosità che certe battaglie ideologiche possano comportare, soprattutto in una località come Riccione, la quale è inscindibilmente legata al nome Mussolini.

In verità, la polemica Mussolini, alla stregua di una triste meteora, soprattutto in relazione alla celebre Villa Mussolini, a suo tempo salvata grazie alla virtuosa intesa tra associazionismo e politica (di sinistra!), di tanto in tanto fa capolino e puntualmente, dopo aver goduto della fugace attenzione di un trafiletto o poco più, viene debitamente riposta nel cassetto.

Riccione e la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini

Ad oggi si rimane in attesa del consiglio comunale di maggio, mentre le opposizioni di centrodestra, tramite dichiarazioni stampa, hanno preso posizione fermamente contraria rispetto alla proposta della giovane consigliere PD. Fa inoltre riflettere il fatto che questa polemica giunga in consiglio comunale proprio in un momento storico in cui la Perla Verde è in evidente crisi di identità. Un tempismo non casuale, per chi anela il vuoto.

È curioso segnalare come questo specifico e desertificante slancio di odio cancellatore, provenga soprattutto dalle frange progressiste più giovani le quali, figlie della mutazione antropologica e ideologica dei vecchi partiti comunisti, sono oggi incarnazione terminale dell’ultima fase liberale, le cui venature, più o meno liberal, ne certificano esclusivamente il grado di decomposizione.

È cifra dell’attuale e parodico presente che soprattutto coloro che ne hanno sempre preso le distanze giungano a maneggiare proprio quei termini che da tempo vorrebbero consegnare all’oblio. Accettate un consiglio non richiesto, lasciate in pace l’onore e tutto ciò che ne concerne, è una di quelle parole che non potrete mai cancellare.

Valerio Savioli


[1] Apparentemente si tratterebbe della delibera n. 38 del 30 luglio 1927

You may also like

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati