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“Caro bollette emergenza nazionale”: Salvini chiede un decreto entro gennaio

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 14 gen – “Il caro bollette per luce e gas è una vera e propria emergenza nazionale: serve un decreto urgente, a gennaio“: Matteo Salvini torna in pressing sul governo. Bisogna “evitare la chiusura delle aziende e consentire alle famiglie di non stare al freddo e al buio”, afferma il leader della Lega. Intanto il governo sta lavorando a nuovi interventi per fronteggiare i rincari energetici. A partire dal pacchetto di dieci misure proposto dal ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani. Certo è che servono interventi strutturali e non interventi tampone. Anche perché i rincari energetici stanno incidendo pure sui consumi.

Caro bollette, Salvini: “Emergenza nazionale, subito un decreto, entro gennaio”

Nella maggioranza che sostiene l’esecutivo Draghi cresce il pressing per intervenire subito e con efficacia sugli aumenti record delle bollette di gas e luce. Salvini chiede con forza un decreto entro gennaio, e forse sarà accontentato. Allo stato attuale, secondo alcune indiscrezioni riportate dall’Ansa, il governo starebbe valutando una sterilizzazione dell’Iva sugli aumenti e un contributo sugli extraprofitti delle aziende del settore energetico. I tecnici del ministero dell’Economia e delle Finanze, del ministero dello Sviluppo economico e del ministero della Transizione ecologica hanno riunito i loro tecnici a Palazzo Chigi. Sul tavolo anche l’ipotesi – sostenuta anche dal premier Mario Draghi – di trasformare gli extra gettiti delle società energetiche in sgravi per le imprese in affanno, costrette a bloccare la produzione per i rincari delle bollette.

Castelli: “Siamo al lavoro su pacchetto norme, anche strutturali, per abbassare le bollette”

“Siamo al lavoro su un pacchetto di norme, anche strutturali contro il caro energia. È una priorità, di cui c’è piena consapevolezza. Dobbiamo continuare a tutelare famiglie e imprese che con questi rincari non hanno più convenienza a produrre. Le bollette vanno abbassate subito – spiega il viceministro dell’Economia Laura Castelli –. C’è ampia convergenza su alcune proposte M5S come il contributo di solidarietà di produttori, fornitori o intermediari, che hanno ottenuto profitti stellari in questi mesi e sull’azzeramento dell’Iva sulla quota incrementale dei prezzi. Andranno fatti tutti i passaggi, se necessario anche a livello Ue”.

La Lega spinge per il nucleare pulito

Nella maggioranza è soprattutto la Lega a spingere per interventi immediati. “Da due mesi lanciamo l’allarme sulle bollette di luce e gas”, ricorda Salvini. Bisogna “accelerare sui termovalorizzatori e come Lega insistiamo sul fatto che l’Italia non può essere l’ultimo Paese al mondo privo di nucleare pulito di ultima generazione“. Il Carroccio inoltre chiede al governo uno scostamento di bilancio urgente per far fronte ai rincari energetici.

Copasir: “Situazione rischia di diventare minaccia per sicurezza nazionale”

Intanto sul caro bollette (a conti fatti la stangata è peggio del previsto) interviene anche il Copasir: la situazione rischia di diventare una minaccia per la sicurezza nazionale. L’Italia soffre infatti di una forte dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento energetico. Che la rende particolarmente fragile in una fase in cui l’impennata dei prezzi dell’elettricità e del gas naturale espone l’Europa al rischio di blackout. Ecco perché il Paese – sottolinea il Copasir in in una relazione inviata al Parlamento dopo audizioni con ministri, dirigenti dell’intelligence e le principali aziende del settore – deve realizzare un Piano nazionale di sicurezza energetica.

Obiettivo: raggiungere una adeguata autonomia tecnologica e produttiva, rafforzando le filiere nazionali di industria e ricerca, in collaborazione con i partner europei ed occidentali, evitando di dipendere da Russia e Cina.

“Incrementare l’estrazione di gas dai giacimenti italiani”

La proposta del comitato per arginare l’aumento del 250% della spesa delle famiglie per il gas, è di “valutare l’ipotesi di incrementare l’estrazione di gas dai giacimenti italiani“. “Riducendo allo stesso tempo gli acquisti dall’estero in modo da mantenere costante il volume dei consumi”. In tal modo si potrebbe raddoppiare la quota nazionale da poco più di quattro a circa nove miliardi di metri cubi di gas all’anno.

Sul fronte dei consumatori infine si registra l’intenzione del Codacons di fare un mega ricorso al Tar contro gli aumenti delle bollette.

Adolfo Spezzaferro

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2 comments

fabio crociato 14 Gennaio 2022 - 12:21

Emergenza internazionale… Kazakistan compreso! Folle manovra avvolgente del capitalismo retrivo, diventato, incontrollato, cancro universale.

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massimo meniconi 14 Gennaio 2022 - 7:22

È solo un pagliaccio, non esiste un nucleare pulito, e poi perché non ha fermato il delirio dell’obbligo vaccinale ai cinquantenni , è solo un leccaculo come tutti gli altri

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