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Sindrome dell’Avana: neuro-arma che apre la guerra del futuro? Ecco cosa sappiamo

by Eugenio Palazzini
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Roma, 14 gen – Semplice malattia o pericolosa neuro-arma? La chiamano sindrome dell’Avana, e di sicuro è un disturbo neurologico che ha colpito oltre 200 diplomatici americani. Tra i sintomi più ricorrenti vi sono vertigini, mal di testa e nausea, ma si parla pure di “perdita della memoria” e alterazioni sensoriali. Stando a quanto riportato dal Wall Street Journal, diversi funzionari delle ambasciate degli Stati Uniti – di stanza in Cina, in Europa e in Sud America – sono stati affetti da questo disturbo e uno di loro è stato evacuato negli Usa per essere curato.

La sindrome dell’Avana è davvero una neuro-arma?

Ma com’è possibile che la strana sindrome in questione colpisca soltanto diplomatici statunitensi (e canadesi, a dirla tutta)? E’ l’interrogativo che assilla, ormai da sei anni, la Casa Bianca. Sì perché i primi casi furono riscontrati nel 2016 in alcuni funzionari dell’ambasciata Usa a L’Avana, di qui il nome della sindrome. La United States Intelligence Community, l’entità federativa dei servizi segreti americani, sospetta che la sindrome sia causata da armi a microonde. Anche il National Academies of Sciences, Engineering and Medicine, ovvero l’accademia nazionale scientifica collettiva degli Stati Uniti, parla di attacchi con microonde, perché studi specifici su 40 persone colpite avrebbero rinvenuto evidenze in tal senso. In pratica si sospetta che gli Stati Uniti siano presi di mira deliberatamente. Di conseguenza Washington ha aperto un’inchiesta apposita.

Non sappiamo cosa sia accaduto e chi ne sia responsabile“, ha detto a novembre scorso il segretario di Stato, Antony Blinken. “Tutta l’amministrazione federale è impegnata ad arrivare fino in fondo”. Mentre il professor James Giordano, uno degli scienziati incaricati dell’inchiesta, si spinge oltre e definisce l’attacco “intenzionale”. Per Giordano “sembra la prova sul campo di qualche genere di neuro-arma“. Non a caso a ottobre il presidente Joe Biden ha firmato una legge bipartisan denominata Havana Act – o per esteso Helping American Victims Afflicted by Neurological Attacks Act – con la quale l’amministrazione Usa si impegna a rafforzare il sostegno medico ai funzionari colpiti dalla sindrome.

Gli Stati Uniti accusano la Russia

Se davvero dovesse trattarsi di una neuro-arma, chi l’ha escogitata e la sta utilizzando? Neanche a dirlo, gli Stati Uniti accusano esplicitamente la Russia. Già a maggio 2021, sul quotidiano Politico sono comparse affermazioni al riguardo di funzionari americani, i quali spiegavano che l’intelligence Usa sospetta la longa manus dei servizi russi. Per l’esattezza l’imputato numero uno è il Gru, il servizio informazioni delle forze armate russe. Difatti, sempre secondo gli agenti americani, il Gru sarebbe l’unica agenzia di intelligence dotata di attrezzature all’avanguardia capaci di progettare armi di questo tipo.

William Burns, direttore della Cia, lo scorso novembre – durante una riunione con funzionari dell’intelligence di Mosca – come riportato dal Washington Post ha detto che se dovesse essere accertato il coinvolgimento russo nella creazione della “sindrome dell’Avana”, ci sarebbero gravi “conseguenze”.
Teorie, nulla più al momento. Perché tutta la vicenda è ancora avvolta dal mistero. A Washington in realtà si brancola nel buio e le ipotesi sulla sindrome dell’Avana si sprecano. Qualche esempio? Attacchi con onde elettromagnetiche, uso di potenti pesticidi, psicosi che può coinvolgere chi è basato all’estero e addirittura fastidiosi effetti del canto degli insetti caraibici. Altro che cinema, altro che spy story.

Eugenio Palazzini

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1 commento

Jorge 15 Gennaio 2022 - 1:21

È una grandissima stupidata da parte degli stati uniti, è stato già dimostrato da un ente europeo (non ricordo il nome) (ma ovviamente non fa notizia) che no esiste nessun apparecchio, perché non è fisicamente possibile attaccare con un arma, che al inizio era sonica e ora è diventata a microonde, una persona a più di 200 metri e quella al suo fianco no, è stato dimostrato che solo gli americani “hanno avuto” questi sintomi strani, invece tutto il resto del personale non ha mai avuto nulla,,, molto curioso, ma ovviamente è facile continuare a diffamare Cuba

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