Roma, 28 set – La spallata al governo, com’è noto, non è riuscita. Il pareggio alle Regionali ha infatti impedito a Matteo Salvini di mettere ulteriore pressione all’esecutivo giallofucsia, che ora pare invece blindato. Certo, c’è un M5S su cui soffiano forti venti di scissione, ma la situazione non sembra compromessa. Nonostante tutto, però, il segretario della Lega è convinto che il Conte bis non arriverà a fine legislatura. È quanto ha dichiarato durante l’ultima puntata di Live – Non è la d’Urso, a cui Salvini ha partecipato come ospite.
«Il governo cade, è una certezza»
A incalzare il leader leghista è stato Alessandro Sallusti: «Lei, politicamente parlando, crede davvero che questo governo cadrà prima della legislatura?», è la domanda posta dal direttore del Giornale. E la risposta è netta e sicura: «Sì, questo governo cadrà, perché litigano su tutto», ha infatti affermato Matteo Salvini. Sallusti, però, non è soddisfatto: «Ma è una speranza o una certezza? Quando cade? Come cade questo governo?». E Salvini: «Per me è una certezza, il governo cadrà per i suoi litigi, non vanno d’accordo su nulla». Non vanno d’accordo su nulla, prosegue il leader della Lega, «tranne su una, cioè la paura di andare al voto, perché sanno che vinciamo e vanno a casa».
Salvini a tutto campo
Ma non è solo questo l’argomento toccato da Salvini. Ad esempio, c’è la questione di Quota 100, cavallo di battaglia leghista che Giuseppe Conte è pronto a sacrificare sull’altare del Recovery Fund. «Conte ha dato il diritto alla pensione e al lavoro a tanti italiani. Cancellarla? Dovranno passare, democraticamente parlando, sui nostri corpi», è il monito del segretario della Lega. Che poi commenta anche lo scandalo legato allo stipendio di Pasquale Tridico, nomina in quota 5 Stelle: «Vi sembra normale che il presidente dell’Inps si aumenti lo stipendio mentre la cassa integrazione di tanti italiani non viene ancora pagata dopo cinque mesi?», è la stoccata di Salvini. Poi la discussione verte anche sulla leadership della Lega, con l’ombra incombente di Luca Zaia. Ma Salvini non si scompone: «Zaia ha stravinto nella sua regione e siamo molto soddisfatti di lui, ma sarà il governatore del Veneto per i prossimi cinque anni perché siamo persone serie. Lui è stato eletto e sarà al suo posto per tutto il suo mandato», ha assicurato l’ex vicepremier.
Gabriele Costa
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Sulla leadership nella Lega si potrebbe parafrasare Renzi e dire “Salvini stai sereno”. Sul crollo del governo, l’affermazione di Salvini è contraddittoria perché nella maggioranza al crescere della paura di andare a casa, crescerà la forza di litigare su tutto pur di non andarci. Quindi figuriamoci se potranno esserci elezioni anticipate. Semmai c’è il rischio che chi è al governo inventi dei “tempi supplementari” allo scadere della legislatura per procrastinare l’avvicendamento con le attuali opposizioni.