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L’Europa è una periferia che si pensa ancora come il centro del mondo

by Matteo Brandi
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L’Europa si sta liberando di tutto il proprio prezioso bagaglio culturale e intellettivo con uno zelo degno di un kamikaze e una velocità pari a quella di una macchina. Il culto del politicamente corretto lavora come uno di quei funghi parassiti che prendono il possesso di taluni insetti, manovrandoli a piacimento e addirittura inducendoli al suicidio.

Questo articolo è stato pubblicato sul Primato Nazionale di marzo 2023

In questo tripudio di autolesionismo, tanto grande da aver snaturato persino l’aspetto dei luoghi in cui viviamo, esiste una caratteristica, ovviamente deleteria, che invece resta immutata nella psiche delle classi dirigenti del Vecchio continente: l’arroganza di ritenersi al centro del mondo. Non fraintendetemi, non sto parlando né dell’orgoglio né dell’amor patrio, entrambi banditi con violenza dai perbenisti odierni, bensì della convinzione che tutto il globo debba pensarla come gli europei. I quali, beninteso, al giorno d’oggi non sono che deboli macchiette di sé stessi, ripetitori seriali di fesserie liberal di stampo anglosassone.

Un’Europa schizofrenica

Ebbene, gli europei si ostinano a pensare che il mondo veda in loro un faro di civiltà e di progresso. E che dunque ogni popolo sulla faccia della Terra, non importa quanto antico, non importa quanto consapevole di sé stesso, debba essere accompagnato sulla retta via. Questa tendenza odiosa nel considerarsi portatori dell’unica verità, malcelata da un perbenismo sempre più insopportabile e ipocrita, si manifesta in mille modi diversi. Basti pensare alla questione della crisi migratoria o della riscrittura in salsa «cromaticamente corretta» della nostra storia: le collettività africane, che pure vantano retaggi secolari, vengono considerate incapaci di autodeterminarsi politicamente, destinate a fare da manovalanza nei nostri campi e addirittura bisognose di una vera e propria elemosina culturale. L’eurocentrismo risulta ridicolo soprattutto se rapportato allo stato comatoso dell’Europa stessa, sia dal punto di vista sociale che economico. Si prendano ad esempio le…

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