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“Sul Mes decidiamo noi, siamo l’ago della bilancia”. Di Maio sfida Conte

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 3 dic – Luigi Di Maio alza la voce e lancia l’ultimatum al premier Giuseppe Conte e alla maggioranza giallofucsia: “Il Movimento 5 stelle continua ad essere ago della bilancia. Decideremo noi come e se dovrà passare questa riforma del Mes, che è una cosa seria e su cui gli italiani debbono essere informati accuratamente”. In un post su Facebook il capo politico M5S ribadisce che nel fondo salva Stati Ue ci sono aspetti che “in futuro rischiano di far finire l’Italia sotto ricatto. E’ questo che non ci sta bene”. Per questo aggiunge: “Prendiamoci del tempo per fare delle modifiche che non rendano questo fondo un pericolo“. Il messaggio, forte e chiaro, è per Conte e per il Pd, che vorrebbero ratificare la riforma del trattato così com’è, sottostando ai diktat Ue.

Di Maio risponde a Conte

Di Maio poi si riferisce direttamente alle parole del premier in Parlamento – “Tutti i ministri sapevano del Mes” ha detto Conte ieri, mandando su tutte le furie i 5 Stelle -precisando che “certamente sapevamo che il Mes era arrivato a un punto della sua riforma, ma sapevamo anche che era all’interno di un pacchetto, che prevede anche la riforma dell’unione bancaria e l’assicurazione sui depositi. Cosa significa? Che le banche di tutti i Paesi, Italia compresa, devono essere aiutate in caso di difficoltà e che chi ha un conto corrente deve essere tutelato“. Il contrario esatto, quindi, di quello che rischiano i nostri risparmiatori, con una ristrutturazione del debito imposta dal Mes.

“Non si può firmare solo una cosa alla volta”

Il ministro degli Esteri pertanto rilancia la logica del pacchetto delle riforme europee, perché “non si può firmare solo una cosa alla volta, sennò qui il rischio è che vada a finire che ci fregano. Quelle tre riforme, una volta ultimate, ci potranno dare un quadro complessivo dei vantaggi e dei rischi per l’Italia”. “Le proposte per migliorare questa riforma ci sono. Ora ci aspettiamo una revisione dei punti critici. Perché è così che si lavora. Ripeto: siamo al governo per questo. Per migliorare le cose”. “Piuttosto che fare bagarre politica e polemiche da stadio parliamo della riforma – è il richiamo del capo politico M5S – e parliamo anche della volontà tedesca di introdurre un indice di rischio per i titoli di Stato, il che vorrebbe dire far accrescere lo spread ed infierire un colpo devastante al nostro sistema bancario“. “Parliamo dei contenuti, informiamo gli italiani. Il Movimento 5 Stelle chiede massima trasparenza”, conclude il post.

Insomma, Di Maio nel tentativo di salvare la faccia con la base grillina e recuperare consensi dopo le ultime debacle elettorali, opta per la linea da “duro e puro” e rispolvera l’euroscetticismo. E pare intenzionato di andare fino in fondo. A costo di far cadere il governo. L’11 dicembre, quando si pronuncerà il Parlamento, ne vedremo delle belle.

Adolfo Spezzaferro

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