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Crisi di governo, Palazzo Chigi: “Se Renzi rompe non entra in nuovo esecutivo”

by Alessandro Della Guglia
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Renzi, Conte

Roma, 12 gen – E’ sempre più evidente, il governo giallofucsia rischia di avere le ore contate. Matteo Renzi potrebbe infatti ritirare i suoi ministri già questa sera dopo il Cdm sul Recovery plan e nella maggioranza la tensione è alle stelle. Sul tavolo, posto che un ritorno al voto è escluso più o meno da tutti, potrebbero a breve restare due opzioni: Conte ter oppure nuovo esecutivo senza Conte. Da quest’ultimo però, stando a quanto trapelato poco fa da Palazzo Chigi, è partito il contrattacco: “Se il leader di Iv Renzi si assumerà la responsabilità di una crisi di Governo in piena pandemia, per il presidente Conte sarà impossibile rifare un nuovo esecutivo con il sostegno di Italia Viva”.

Crisi di governo, M5S contro Renzi

Il primo ministro non intende insomma gettare la spugna e conta probabilmente di avere i numeri per restare a galla. Possibile che ci riesca senza l’appoggio dei renziani? Non pare proprio così semplice, eppure ne sembra persuaso il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora. “È il momento di chiudere questa crisi mai formalmente aperta e smetterla di essere appesi alle ‘prossime 48 ore’ più lunghe della storia repubblicana. È ovvio sottolineare che, se la crisi sarà formalizzata col ritiro delle ministre come più volte dichiarato da Renzi, la collaborazione tra Italia viva e il Movimento 5 Stelle non potrà proseguire in alcun modo e in alcuna forma in futuro”, scrive in una nota il ministro grillino.

Ma questo pomeriggio è tutto un tuonare, tra dichiarazioni a mezzo stampa, note ufficiali, voci fatte trapelare e uscite sui social. “Difficile pensare di ricucire con chi strappa. Una crisi ora, in piena pandemia, sarebbe insensata” scrive su Twitter il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, sulla falsa riga di quanto affermato da Spadafora.

Italia Viva: “Nessun passo indietro, domani conferenza di Renzi”

Nel frattempo Renzi ribadisce di non volere poltrone: “A differenza di ciò che raccontano a reti unificate i cantori del pensiero unico, non c’è nessuna richiesta di poltrone, nessuna polemica pretestuosa, nessun atto irresponsabile. Quello che noi stiamo facendo si chiama POLITICA: studiare le carte, fare proposte, dare idee. Irresponsabile sarebbe sprecare centinaia di miliardi dei nostri figli facendo debito cattivo e non investendo sulla sanità, sull’educazione, sull’innovazione”, fa sapere l’ex premier.

E’ probabile però che la partita non si chiuderà stasera. Italia Viva smentisce infatti “passi indietro”, ma ha comunicato che sta cercando un luogo dove fare una conferenza stampa con il leader Matteo Renzi domani pomeriggio, alla Camera o al Senato. E’ possibile insomma che la crisi di governo si consumerà a Palazzo Madama, dove i renziani sono l’ago della bilancia, dunque decisivi per la tenuta dell’esecutivo.

“Se il presidente del Consiglio ha preso questa linea evidentemente è convinto di avere i numeri e va bene così, si chiama democrazia parlamentare e noi si va all’opposizione“, ha dichiarato Renzi al Senato.

Alessandro Della Guglia

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