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Pesaro, la sinistra contro il ricordo di Norma Cossetto: “Connotazione estremista e nostalgica”

by La Redazione
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Roma, 28 mar – A Pesaro la giunta comunale guidata dal Partito democratico nega l’intitolazione di uno spazio dedicato a Norma Cossetto.

Pesaro, la mozione di FdI per Norma Cossetto

La mozione era stata presentata dal consigliere di Fratelli d’Italia Daniele Malandrino, ma è stata bocciata dal centrosinistra con 13 voti contrari, contro i 9 favorevoli del centrodestra. Per Malandrino e gli altri meloniani si tratta di “una bocciatura pretestuosa e politicizzata, che denota incapacità di fare i conti con la storia e con quanto sancito anche dal Presidente della Repubblica Ciampi quando insigni Norma Cossetto della Medaglia d’oro al merito civile ritenendola ‘una luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio’ ”. E attaccano l’ipocrisia della sinistra: “Il farisaismo con il quale è stata rigettata la mozione tesa al ricordo di un’italiana violentata e uccisa, a nome di tutti gli italiani massacrati da un regime ignobile, suscita solamente un inevitabile ribrezzo”. Sulla stessa linea anche la senatrice Elena Leonardi, coordinatrice marchigiana di Fratelli d’Italia, “Una bocciatura che non fa certo onore ad una città che ha vantato il titolo di Capitale della Cultura e che per una presa di posizione ideologizzata del Partito Democratico che la amministra, continui a negare il riconoscimento ad una giovane vittima delle Foibe”. Per poi continuare, “Norma Cossetto è stata anche insignita della medaglia d’oro al merito civile dal Presidente della Repubblica Ciampi, e non onorarla significa anche ignorare tutti quei pesaresi che insieme a Padre Damiani avevano aiutato gli esuli durante la fuga. È senza dubbio una brutta pagina per la seconda città delle Marche. È questa la cultura di cui Pesaro si fa promotrice?”.

La vergognosa bocciatura del Pd

Farisaismo è, forse, dire poco. Se il sindaco dem Andrea Biancani ha preferito lavarsene le mani, uscendo dall’Aula, c’è chi come il consigliere Francesca Tomassoli si è spinta oltre parlando di strumentalizzazioni politiche: “La commemorazione di Norma ha assunto negli ultimi anni una connotazione estremista che si traduce in una strisciante rivalutazione nostalgica del nazismo e del fascismo”. O, ancora, la collega Simonetta Drago, che ha affermato: “Non mi sembra giusto trasformare in martire chi ha abbracciato un’ideologia”. L’assessore Camilla Murgia ha invece puntato sul benaltrismo: “Se dovessimo fermarci ogni volta a trovare la vittima precisa di ogni guerra forse avremmo la città piena di monumenti”. Ma lei stessa solo qualche anno fa, in occasione di un provvedimento simile, aveva parlato del ricordo di Norma Cossetto come di “tentativo di riscrivere continuamente la storia” che nasce dalla “presunzione un po’ arrogante di pensare che partigiani e fascisti fossero alla fine due facce della stessa medaglia”.

La Redazione

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