Pesaro, 28 lug – Non ha pace la memoria di Norma Cossetto, medaglia d’oro al merito civile conferitele dal 2005: a Pesaro, infatti, la maggioranza guidata dal Pd di Matteo Ricci, ha votato contro una mozione per l’intitolazione di una via alla ragazza istriana.
Norma Cossetto, “vittima” dei deliri antifascisti
La grande protagonista di questo ingiurioso rifiuto del comune di Pesaro di intitolare a Norma Cossetto una via è stata Camilla Murgia, consigliera di “Una città in Comune”, lista legata ad ambienti di estrema sinistra. Se i suoi colleghi hanno cercato di giustificare il loro rifiuto appellandosi a codici e norme lei, invece, ne ha fatto una battaglia di antifascismo, una battaglia ideologica. Per lei, infatti, la mozione sull’omaggio a Norma Cossetto andrebbe rifituata in quanto si tratta di un mero “tentativo di riscrivere continuamente la storia” che nasce dalla “presunzione un po’ arrogante (da che pulpito, n.d.r.) di pensare che partigiani e fascisti fossero alla fine due facce della stessa medaglia”. Una giravolta antifascista inutile e dannosa.
La Murgia è al di sopra del Presidente della Repubblica?
La Murgia, che per non sbagliare assicura di essere coerente alla narrazione sul punto dell’Anpi pronviciale (non avevamo dubbi) sostiene anche la vicenda di Norma Cossetto sia tutt’ora storicamente da verificare, in quanto tramandata oralmente. Questa giustificazione goffa è stata smentita in più sedi e, comunque, resta da capire perché la Murgia si senta al di sopra del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi che ha insignito Norma Cossetto della medaglia d’oro al merito civile conferitele dal 2005. Chi è che riscrive la Storia, quindi?
Ilaria Paoletti
2 comments
C.Murgia: una vocina tremolante e vigliacca, colma di cattiveria, rabbia, le stesse che hanno causato il massacro di N.Cossetto. Il tempo, le medaglie, il riconoscimento per taluni/e sono il nulla del nulla, anzi un odioso, brutto fastidio.
Che sfigata , la classica utonta social , anpiiiii? ma cosa è una marca di detersivi? Parlano per slogan che ruttano quando i loro referenti i cessi sociali sfascaiano le vetrine per poi approvigionarsi di bamba dai soliti tizi afrosilamici ….