La protesta, quindi, ha vinto, anche in ragione della sua radicalità: i manifestanti avevano posizionato bancali di legno in tre punti d’accesso al paesino del Delta del Po per contrastare la decisione di requisire parzialmente l’ostello bar Amore-Natura. “Tenuto conto della saturazione delle strutture già funzionanti», aveva spiegato la Prefettura in una nota nell’annunciare la misura – è stata decisa la requisizione per ospitare intanto 11 donne, cui si dovranno aggiungere a breve altre sette persone, per un totale di 18”. Persino il sindaco del Pd, Diego Viviani, si è detto cautamente in disaccordo con la decisione del prefetto, “perché non capisco la scelta di Gorino, paese lontano dal resto della provincia. È una difficoltà oggettiva anche per le cooperative di accoglienza provvedere a cibo e quant’altro. Poi i collegamenti non sono semplici”.
La mobilitazione cittadina, comunque, ha avuto successo. Non è la prima volta, peraltro, che una rivolta popolare manda a monte i piani delle istituzioni circa l’arrivo di nuovi presunti profughi. Si tratta, certo, di vittorie locali: gli immigrati finiscono poi in qualche comune accanto e la situazione nazionale resta immutata. Ma quel che conta è l’affermazione di un principio: se il popolo si fa sentire, il nostro suicidio programmato è evitabile.
Roberto Derta
9 comments
E’ sicuramente una bella azione contro le prevaricazioni del potere a danno della comunità nazionale. Questo significa che quando c’è unità di intenti si ottiene il giusto risultato. Si inizi da qui per capire le azioni future da intraprendere.
I prossimi che cacciamo via a calci in culo sono i prefetti e i preti. Poi passiamo ai politici. Infine ai magistrati.
Tranne i veri Don Camillo sono pochi ma ci sono
Hanno poco da indignarsi, politici e curia. Quando uno si sente profugo in casa sua si incazza.
La curia di oggi non è più cattolica , ma da tanto tempo ormai
Io mi rivedo Braveheart !!!
Io i clandestini li piazzerei nei comuni a guida Pd e Ncd. Se li hanno votati vuol dire che li vogliono.
Tranquilli, è già in corso un’offensiva mediatica per tacciare gli abitanti di Gorino e zone limitrofe di disumanità, razzismo, xenofobia, fascismo, nazionalsocialismo e chi più ne ha…….
Purtroppo ….