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Adesso Salvini e la Meloni incalzano Renzi: “Metta fine a governo senza senso”

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 19 feb – Mentre imperversa lo scontro tra Matteo Renzi e il premier Giuseppe Conte, con il leader di Italia Viva che stasera lancerà la sfida finale in tv da Vespa, Matteo Salvini e Giorgia Meloni incalzano l’ex segretario Pd affinché stacchi la spina alla maggioranza giallofucsia. Secondo gli scenaristi più accreditati, stasera Renzi a Porta a Porta potrebbe servire una mozione di sfiducia a Conte proponendo una nuova e rinnovata compattezza del governo (magari con un premier espressione del Pd), basata su proposte irricevibili da Palazzo Chigi (per via del M5S, che sebbene sia maggioranza relativa in Aula, nelle urne è minoranza rispetto ai dem). Oppure punterà altissimo, tipo proponendo l’elezione diretta del premier e tutta una serie di riforme. Dal canto suo, Conte ostenta sicurezza: è pronto a portare la crisi di governo in Parlamento, secondo il copione dell’estate scorsa quando, dopo la sfiducia di Salvini si è alleato con la sinistra.

Salvini: “Mi aspetto che mettano fine a un governo senza senso”

In tutto questo, il leader della Lega sfida l’ex segretario Pd: “Se hanno dignità e coerenza dicano ‘ci abbiamo provato, sono cinque mesi che siamo lì’, ‘non andiamo d’accordo su nulla tranne che sul fatto che ci sta antipatico Salvini’, sfiducino questo governo e si vada alle elezioni”, così a Napoli Salvini. “Renzi sta minacciando la sfiducia ormai da mesi – aggiunge -. Vi rendete conto del fatto che 60 milioni di italiani devono guardare Porta a Porta per capire che umore ha Renzi e come reagisce Conte? Mi aspetto che mettano fine ad un governo senza senso“. “Hanno stufato, gli italiani sono stufi, in Italia la politica è ferma da due mesi, è frustrante e surreale”, fa presente ol leader del Carroccio. “Sono due mesi che mentre nel mondo accade di tutto, dalla Cina alle aziende che chiudono, dalla Whirlpool all’Ilva, la politica italiana è ferma sulla prescrizione, le intercettazioni e i litigi tra Conte, Renzi e Bonafede”. “Prima si va al voto e meglio è, anche con la fata Morgana o i Fantastici quattro – ironizza Salvini -. Se arrivano i Fantastici quattro e mi dicono si va al voto in autunno e finalmente gli italiani scelgono un governo che dura cinque anni, allora sostengo anche il governo dei Fantastici quattro”. Insomma, il leader della Lega confida che alla fine Renzi faccia cadere il governo. Tuttavia, come è noto, Italia Viva viaggia ancora su percentuali troppo ridotte per rischiare di andare al voto. Ecco perché in tanti leggono la mossa dell’ex segretario Pd come un modo per cambiare premier e equilibri nella maggioranza giallofucsia.

Meloni: “Confido che tira e molla porti a implosione dell’esecutivo”

“Come giudico le mosse di Renzi? Renzi è una persona che si diverte a vedere il suo nome sui giornali, che non ha alcun interesse per i problemi dei cittadini e che sta facendo il personaggio in cerca d’autore. Credo sia un grande bluff: lui parla di temi come la prescrizione o le intercettazioni, magari per spuntare qualche nomina in più”, afferma il leader di FdI Giorgia Meloni, nel corso di un giro nel centro storico di Roma con il candidato alle Suppletive Maurizio Leo. “Confido nel fatto che il tira e molla di Renzi possa portare all’implosione di questo esecutivo, e spero che Mattarella si renda conto che a quel punto ci sarebbe solo il voto”, è convinta la Meloni. A questo proposito la leader di FdI non ha dubbi che si possano ridisegnare i collegi dopo il referendum sul taglio dei parlamentari previsto per domenica 29 marzo. Quindi i tempi sarebbero brevi e “si potrebbe votare già a maggio, al massimo a settembre”, precisa la Meloni. A tal proposito, il Rosatellum è un sistema migliore del proporzionale perché permetterebbe di creare delle maggioranze. Fratelli d’Italia vuole un meccanismo che dia agli italiani un governo scelto da loro già subito dopo le elezioni. E la Meloni sottolinea che il suo partito si opporrà in tutti i modi al proporzionale e aggiunge che “sarebbe molto grave se altri nel centrodestra trattassero per tornare al proporzionale, e di fatto consegnare l’Italia alla palude”.

Il dato politico è che al netto dei desiderata dell’opposizione (quella vera) Renzi non ha alcuna intenzione di andare alle urne. Il peso di Italia Viva è ancora minimo, a livelli di consensi, ma determinante negli equilibri numerici in Aula.

Adolfo Spezzaferro

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1 commento

Sergio Pacillo 19 Febbraio 2020 - 5:43

Conte 2 sta per finire ?
Può darsi.
Ci sara un Conte 3 o un Tecnico di Turno.
I parlamentari non andranno a casa.

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