Roma, 28 mar – Botte di governo sulle misure restrittive. Se da un lato si attende il nuovo decreto che prolungherà chiusura e divieti di spostamento, dall’altra Matteo Renzi (intervistato da Avvenire) invoca la riapertura prima della Pasqua. “Riapriamo – chiede l’ex premier – perché non possiamo aspettare che tutto passi. Perché se restiamo chiusi la gente morirà di fame. Perché la strada sarà una sola: convivere due anni con il virus”. Secondo il leader di Italia Viva visto che “il vaccino non c’è” con il coronavirus dovremo convivere e “se andrà bene torneremo ad abbracciarci tra un anno, se andrà male tra due”.
Dunque “bisogna consentire che la vita riprenda. E bisogna consentirlo ora” poiché “sono tre settimane che l’Italia è chiusa e c’è gente che non ce la fa più”. Per questo secondo Renzi “serve un piano per la riapertura e serve ora. Le fabbriche devono riaprire prima di Pasqua. Poi il resto. I negozi, le scuole, le librerie, le chiese. Serve attenzione, serve gradualità. Ma bisogna riaprire”.
Tutti contro Renzi
Le parole di Renzi non sono affatto piaciute all’epidemiologo Pierluigi Lopalco, presidente del pato trasversale per la scienza: “Pensare di riaprire le scuole il 4 maggio è una follia e fare proclami in questo momento è sbagliato“, ha detto Lopalco. Dello stesso avviso Carlo Calenda che ha bollato come “poco serie” le affermazioni del leader di Italia Viva. Mentre il virologo Fabrizio Pregliasco ha replicato così a Renzi: “Pensare di riaprire le scuole è prematuro. E’ giusto pensare al futuro ma serve molta attenzione. Questo virus non ce lo toglieremo dai piedi velocemente, ma in questa fase è necessario agire per poter arginare la dimensione dei morti che c’è stata in Lombardia”.
Nel frattempo sulle misure restrittive attualmente in vigore è intervenuto anche il premier Giuseppe Conte: “Possiamo già dire che, come anticipato dal ministro Azzolina, la sospensione delle attività scolastiche proseguirà anche dopo il 3 aprile“, ha dichiarato il primo ministro. “Al momento è prematuro fare previsioni. Ma ci auguriamo di poter tornare quanto prima alla normalità: ridurremo le restrizioni fino alla loro completa eliminazione ma lo faremo gradualmente per evitare che gli sforzi fin qui compiuti siano vani”, ha detto Conte.
Eugenio Palazzini
7 comments
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Ma io non capisco. Se il virus non potrà essere debellato senza vaccino le soluzioni son 2 quando si potrà togliere la restrizione ? O Tra un anno o due ma È impensabile. Oppure fra qualche settimana , ma lo stesso si rischia che il contagio risalga e questi sacrifici di stare a casa saranno stati vani. Allora meglio riaprire adesso. Tanto o ora o dopo cosa cambia??
Forse, sarebbe bene cominciare a dichiarare ufficialmente la percentuale, ogni giorno in crescendo, degli italiani che hanno vissuto il sino-coronavirus, volenti o nolenti, bene o male, sulla propria pelle, ben oltre i dati ufficiali, spesso terribilmente solo tragici, derivanti dal campo operativo sanitario in prima linea. Esami a campione, statistici, anonimi e sinceri…, si possono fare!! Solo dopo a percentuale e periodo consoni, il gregge potrà tornare libero a poco costo, etico ed economico.
[…] Scontro di governo. Renzi: “Riaprire fabbriche e poi scuole”. Ma Conte… […]
Qui qualche consiglio per superare questa fase: https://www.linkiesta.it/2020/03/proposte-concrete-coronavirus/.
Non sono renziano, ma mi sembra che il fiorentino abbia ragione.
[…] qualche tempo fa per restituire l’istantanea di un operaio che guarda “il deserto che cresce” dietro alla dismissione industriale dell’Italia, una vera e criminogena pianificazione al contrario” ci spiega Antonio, […]