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“Lo Stato paghi i tamponi ai lavoratori”. Così Grillo “incastra” Conte

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 12 ott – “Lo Stato paghi i tamponi ai lavoratori, serve pacificazione“: così sul suo blog Beppe Grillo, fondatore e garante del M5S, “incastra” Giuseppe Conte, alleato del Pd, anti tamponi gratis. Se l’ex premier oggi leader dei 5 Stelle in effetti ha sempre chiesto prezzi calmierati per i tamponi, ora con la richiesta del suo “capo”, si ritrova a dover avallare una presa di posizione ben più estrema. “Serve una pacificazione”, dice convinto Grillo, cercando di recuperare consensi. A costo appunto di “litigare” con l’alleato dem.

Grillo: “Lo Stato paghi i tamponi ai lavoratori, serve pacificazione”

I lavoratori senza vaccino potrebbero essere 3-3,5 milioni, su 23 milioni di lavoratori, il 13%-15% circa. Se lo Stato decidesse, come auspicabile, di pagare i tamponi per entrare in azienda, per questi lavoratori, servirebbe circa 1 miliardo di euro fino a dicembre 2021“. Grillo fa due conte in un post pubblicato sul suo blog dal titolo “Su green pass serve pacificazione”.

Il garante M5S fa i conti su quanti sono i non vaccinati

“Ho sempre avuto una passione per i numeri e così, da buon ragioniere, in questi ultimi giorni ho preso carta e penna e ho buttato giù alcuni appunti che voglio condividere con voi – si legge nel post del comico genovese -. Ad oggi, sono circa 41 milioni gli italiani con vaccinazione completa, che corrisponde all’80% della popolazione over 12. Uno dei migliori dati in Europa, che dovrebbe suggerire quindi che il popolo no vax in Italia è molto contenuto. Sui 19 milioni mancanti circa 6 hanno meno di 12 anni, e altri 6 circa hanno tra 12 e 19 anni, e quindi sono in prevalenza studenti delle scuole superiori e non lavoratori. Si stima poi che ci siano circa 2,5 milioni di over 60enni senza vaccino, prevalentemente concentrati sui 60-69 anni. Tra questi oltre la metà sono pensionati e meno di 1 milione i lavoratori. Quindi dovremmo avere 19-12-1= 6 milioni circa in età attiva. Non tutti questi sono lavoratori: potrebbero essere disoccupati, inattivi e non occupati, almeno per i 2/3, quindi 2,5-3 milioni. Quindi i lavoratori senza vaccino potrebbero essere 3-3,5 milioni, su 23 milioni di lavoratori, il 13%-15% circa”, sono le conclusioni di Grillo.

“Scambio dati tra Sogei su green pass e Inps su lavoratori”

Il fondatore del M5S suggerisce, tra l’altro, un meccanismo attraverso uno “scambio di dati tra Sogei che detiene i dati sui green pass, e Inps che detiene i codici fiscali dei lavoratori e le aziende dove lavorano. L’incrocio tra questi due dataset, con autorizzazione del Garante, permetterebbe ad Inps di segnalare nel cassetto aziendale i lavoratori senza Green pass a cui fare il tampone”, spiega. Dopo di che Grillo spiega come garantire la gratuità del tampone. “Si dovrebbe prevedere nel cassetto aziendale un riconoscimento di un bonus sotto forma di sgravio contributivo. In modo che il costo del tampone sia solo anticipato dall’azienda ma pagato a conguaglio da Inps. Come succede in genere per la cassa integrazione ordinaria sui versamenti dei contributi aziendali”.

“Il dibattito è aperto”: Conte si schiererà con Salvini?

Per Grillo, “questo meccanismo, che non invaderebbe la privacy se non nei limiti strettamente necessari, avrebbe un doppio vantaggio. Uno, di essere veloce, evitare file e controlli ai tornelli aziendali, durante i quali certamente ai lavoratori vedrebbero in quel caso violati i loro spazi di libertà. E due, di essere gratuito per i lavoratori, e di individuare il costo e coprirlo con un bonus apposito, pagato dallo Stato. Il dibattito è aperto“. Chissà se Conte lo aprirà con Letta, visto che i dem sono tra i questurini più accaniti sul fronte dell’obbligo vaccinale indiretto, ossia il green pass. E visto soprattutto che a chiedere da sempre i tamponi gratis è l’acerrimo comune nemico, Matteo Salvini.

Adolfo Spezzaferro

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