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Berlusconi “mandante” delle stragi del ’93. Riaperto fascicolo archiviato nel 2011

by Davide Di Stefano
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Firenze, 31 ott – Ricattabile, sostenitore del governo Monti, malato di f..a, fautore dell’inciucio con Renzi. Berlusconi ha senza dubbio tanti difetti e la sua parabola politica (ed esistenziale) è sicuramente in discesa. Da qui però a pensare che possa essere stato il mandante occulto delle stragi mafiose del ’93 il passo è leggermente lungo. Una teoria che sembrava troppo ardita anche per quelle toghe che per anni hanno sempre tentato di avallare il teorema di “Berlusconi mafioso”, visto che nel 2011 era stato archiviato il fascicolo in cui l’ex premier veniva accusato, insieme a Marcello Dell’Utri, di essere il mandante delle stragi che nel 1993 colpirono Firenze, Roma e Milano.

A sei anni di distanza la Procura di Firenze ha deciso però di riaprire quel fascicolo, dopo aver ricevuto da Palermo le trascrizioni dei colloqui in carcere del boss di Cosa nostra Giuseppe Graviano. Intercettato nel carcere di Ascoli Piceno nell’ambito del processo sulla trattativa Stato-mafia, parlando con il camorrista Umberto Adinolfi durante l’ora d’aria, avrebbe detto: “Berlusconi mi ha chiesto questa cortesia, per questo c’è stata l’urgenza”. E ancora: “Lui voleva scendere, però in quel periodo c’erano i vecchi. Lui mi ha detto: ci vorrebbe una bella cosa”. E ancora, prosegue Graviano in carcere dal 1994: “Trent’anni fa, venticinque anni fa, mi sono seduto con te, giusto? Ti ho portato benessere. Poi mi è successa una disgrazia, mi arrestano, tu cominci a pugnalarmi. Per cosa? Per i soldi, perché ti rimangono i soldi…”.

Una riapertura di un fascicolo dopo sei anni, basata sulle parole di un uomo in carcere dal 1994, tra l’altro con frasi di dubbia interpretazione. “Illazioni infamanti” le ha bollate lo storico legale di Berlusconi, Nicolò Ghedini, che guarda caso arrivano “prima del voto”. “Berlusconi”, spiega Ghedini, “non ha mai avuto alcun contatto, né diretto né indiretto, con Graviano”. Il solito accanimento giudiziario nei confronti di Berlusconi, il cui unico effetto è quello di far fare quadrato a chi gli è vicino, parlando, a ragione, di “assalto giudiziario”, “giustizia ad orologeria” e “macchina del fango”. 

Davide Romano 

 

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1 commento

nemesi 31 Ottobre 2017 - 1:43

ovvero come spostare un gran bella massa di voti degli “indecisi” a favore del Berlusca.

ABC della psicologia del voto; poi se sei “de sinistra” e onanizzato dalla tua presunta superiorità morale e culturale diventi così ottuso da non accorgerti nemmeno quando stai segnando un autogol a favore del tuo avversario…

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