Roma, 2 mar – I leader del centrodestra sembrano usciti da una di quelle vecchie coppie in crisi che, dopo anni di litigi, provano per l’ultima volta a ravvivare un rapporto finito, facendosi vedere in pubblico sorridenti, ma finendo inevitabilmente per litigare su tutto. L’ultimo colpo di scena è avvenuto ieri, quando è stato finalmente svelato il nome del candidato premier. Non nel comizio unitario del pomeriggio, il primo dall’inizio della campagna elettorale, ma, significativamente, a Matrix, dove era presente il solo Silvio Berlusconi. Chi vota centrodestra, quindi, contribuirà a mandare a Palazzo Chigi Antonio Tajani, un centrista di solida tradizione filo-Ue.
Il Cavaliere lo annuncia raggiante: “Sono lieto di potervi annunciare una buona notizia, l’attuale presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha finalmente sciolto la riserva e ha dato la disponibilità a guidare il prossimo governo di centrodestra”. Poco dopo, via Twitter, è arrivata la conferma del numero uno dell’Europarlamento: “Ringrazio Berlusconi per la stima, gli ho dato la disponibilità a servire l’Italia. Ora ogni ulteriore decisione spetta ai cittadini e al presidente della Repubblica”. Ma Tajani sarà il candidato del centrodestra o di Forza Italia? L’annuncio di Berlusconi, come detto, non è avvenuto nella manifestazione unitaria, anche perché, probabilmente, avrebbe indispettito gli alleati.
Solo poche ore prima, Matteo Salvini aveva detto: “Così dovrebbe essere in democrazia: il capo dello Stato dovrà scegliere di far formare l’esecutivo a chi prende un voto in più: se qualcuno vuole Tajani presidente del Consiglio voterà Berlusconi, se preferisce le idee e la forza della Lega sceglierà Salvini. Molto semplice”. In realtà la questione sembra tutto tranne che semplice, dato che Mattarella dovrà dare l’incarico a qualcuno che sia in grado di avere una maggioranza in Parlamento, non a chi “prende un voto in più”. Che il centrodestra, da solo, arrivi ad avere questa maggioranza è quasi impossibile. E, anche se la coalizione nel suo complesso avesse i seggi necessari, è tutto da vedere che Forza Italia sostenga un eventuale e pressoché fantascientifico governo Salvini o che i leghisti votino la fiducia a un governo Tajani. Scissioni, tradimenti e inciuci sembrano quindi dietro l’angolo.
Il candidato premier del centrodestra è il filo-Ue Tajani (ma Salvini crede di essere lui)
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5 comments
M5S + LiberieUguali + PD + Forza Italia = futura maggioranza parlamentare per altri governi tecnici ( ossia con autopilota controllato da BCE) per i prossimi cinque anni!!
Insomma, tutto il contrario di ciò che serve per fare ripartire davvero l’Italia!!
Ergo, a destra l’unica scelta logica e razionale di tipo sovranista è CasaPound, su questo non ci piove!!!
Cordiali saluti.
Fabrice
…la Meloni ”buttata” all’angolo …fa tenerezza….
…da notare che c’è uno ”sputo crociato” che ancora ha la faccia tosta d’apparire…
…il berlusca, ha la faccia così tanto tirata che, se gli saltano i punti, va in orbita….
Scazzottate in vista.