Roma, 30 lug – Mario Cerciello Rega è presentato disarmato all’appuntamento con i due americani Elder Finnegan Lee e Christian Gabriel Natale Hjorth. Il carabiniere, ucciso a coltellate, “aveva dimenticato la pistola” che poi è stata ritrovata nel suo armadietto. Di conseguenza Cerciello Rega aveva a disposizione soltanto le manette. A riferirlo è il comandante provinciale dei carabinieri di Roma, Francesco Gargaro, che durante una conferenza stampa ha ricostruito la vicenda facendo il punto sulle indagini in corso.
“Cerciello aveva dimenticato l’arma, è stata probabilmente una dimenticanza, ma ciò non toglie che non aveva alcuna possibilità di reagire. Non immaginavano di trovarsi di fronte una persona con un coltello di 18 centimetri, e non si aspettavano neanche di essere aggrediti nel momento in cui si qualificavano come carabinieri”, ha specificato il comandante provinciale, specificando che “si trattava di un servizio che a Roma si fa ogni giorno, o quasi”.
Gargaro ha poi spiegato che “l’indicazione del fatto che fossero stati due maghrebini è stata data da Brugiatelli”, ovvero l’uomo che era stato derubato dello zaino. “Ha parlato di due persone di carnagione scusa, presumibilmente maghrebini. Lo ha detto perché aveva il timore di dire che conosceva gli autori dell’omicidio. Non voleva essere associato al fatto. Solo dalle immagini si è scoperto l’antefatto”, ha poi sottolineato il procuratore aggiunto di Roma, Michele Prestipino.
“Interrogatori regolari”
“Gli indiziati sono stati individuati e interrogati dai magistrati nel rispetto della legge“, ha detto Prestipino. “Gli interrogatori sono stati effettuati con tutte le garanzie difensive – ha dichiarato il procuratore aggiunto – alla presenza dei difensori, dell’interprete e previa lettura di tutti gli avvisi di garanzia previsti dalla legge. Gli interrogatori sono stati anche registrati”.
Il pm romano Nunzia D’Elia ha poi specificato che “quando sono arrivati” per essere interrogati, i due americani “erano liberi da qualunque tipo di vincolo, in ottime condizioni, senza segni di nessuno genere”. D’Elia ha poi aggiunto: “Abbiamo fornito l’avvocato d’ufficio, nominato l’interprete e consentito a Gabriel Natale di aver un colloquio preliminare con il suo avvocato da soli”.
Sulla polemica riguardo alla foto di Natale Hjorth ammanettato e bendato, il procuratore aggiunto Prestipino ha dichiarato poi che “la procura ha già avviato le indagini per accertare quanto accaduto, per consentire la più adeguata qualificazione giuridica e per individuare tutte le responsabilità”.
Alessandro Della Guglia
10 comments
diciamocelo senza peli sulla lingua ed indipendentemente dai tragici fatti;
la 92 è una pistola del cazzo; sicuramente surdimensionata per quel calibro, peraltro assai discutibile,ossia
9×19; ergo per servizi in borghese con porto occulto dell’arma non va decisamente bene,in ispecie nella stagione calda dove sbuca da tutte le parti.
in ogni caso,Onori al nostro Militare Caduto nell’adempimento del dovere.
Il problema e’ che e’ poco maneggevole , una manhurin 357 magnum dovrebbero dare in dotazione come seconda arma a tutte le forze dell’ordine quando intervengono a tu per tu con i delinquenti .Basta un colpo solo non per ammazzare certamente ,ma di sicuro il delinquente di turno lo blocchi anche se lo pigli sul mignolo del piede ,triste dirlo e un abbraccio alla famiglia ,ma non si va cosi’ ad un appuntamento coi delinquenti.
Vabbe”’ .. ma come si fa?
Probabilmente on sarebbe cambiato nulla però… la dice lunga sull’addestramento ricevuto.
Vero però che dovrebbero cambiare le “regole di ingaggio”
[…] Continua a leggere sul sito di riferimento […]
Forse fate finta di non capire… ma con quella foto , cosa stranissima che riesca ad uscire dall’ambito delle forze dell’ordine ,dicevo nessuno ha ancora capito che e’ stato dato il via a depistaggio inizieranno a uscire cose false passera’ mesi tempo su tempo i potenti d’America gia’ sono entrati in azione e vedrete che come amanda knox da colpevole al 100 x 100 anche questo stronzetto americano la fara’ franca! Difficile che si fara’ qualche anno di galera ricordate queste mie parole, difficilissimo che gli assassini del povero ragazzo carabiniere finiscano in galera.
….e continua la “tragedia italiana” …..
Ottimo commento e competente “blackwater”
Come comandante avrei evitato di diffondere la notizia. …. cmq la nostra polizia è l’unica al mondo accusata di tortura , grazie a quelle merde dei kattokom !
Taser ed addestramento alle arti marziali e …. libertà di AGIRE . Questo serve .
Esistono tecniche per disarmare un pirla col coltello …. gli spezzi il polso e lo disarmi ….
Aikido , Karate , Kungfu ….
e GLI AMERICANI SI SONO LAMENTATI PER DUE TORRI GEMELLE…. CON TUTTI I MILIONI DI MORTI CHE L’AMERICA HA AMMAZZATO.
Fozza collega americano resisti che arrivano i nostri e ti faranno diventare innocente come me.eh ehehheeh