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Clandestini, stop alla protezione speciale: la sinistra frigna e chiede lo ius scholae

by Stelio Fergola
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Roma, 17 apr – Sui clandestini il governo decide per lo stop alla “protezione speciale”, ovvero il permesso di soggiorno concesso ai richiedenti asilo in caso questi non abbiano i requisiti per la protezione internazionale. Un “regalo” lasciato a tutti noi dall’ex ministro dell’Interno Luciana Lamorgese del gabinetto di Mario Draghi. Norma non presente altrove, tanto per cambiare ha reso l’Italia ancora più calamitante per gli ingressi illegali, dal momento che la sua durata (2 anni) permette al clandestino anche di ottenere un lavoro e di stabilizzarsi rendendo ancora più complicato di quanto già non sia un eventuale rimpatrio, risolvendosi in una sorta di sanatoria de facto. La stessa che l’Onu vuole che manteniamo. Ovviamente, la sinistra insorge e non ci sta. Decidendo addirittura di rilanciare e di puntare – di nuovo – sullo ius scholae.

Clandestini, protezione speciale e le lagne della sinistra

Il governo Meloni decide quindi per lo stop alla protezione speciale ai clandestini, un obiettivo che la Lega aveva sempre dichiarato nei mesi scorsi, come riportato anche dall’Ansa. Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini sottolinea come “la protezione speciale non esiste a livello europeo, l’Italia non può accogliere da sola i migranti che arrivano da ogni dove”. Il senatore Maurizio Gasparri, ovvero primo firmatario della proposta di maggioranza, definisce lo stop “urgente e indispensabile” perché “negli anni infatti l’uso strumentale della protezione umanitaria ha praticamente attuato una sanatoria permanente“, sugli arrivi incontrollati di clandestini. Insomma, il governo fa, finalmente aggiungeremmo, “una cosa anti-immigrazionista” (in un mare di azioni che svolgono il ruolo esattamente opposto). Ma la sinistra, ovviamente, non può starci, figuriamoci.

I sindaci del Pd frignano (e occhio ai giudici)

I sindaci del Pd (con qualche solito satellite al seguito) non ci stanno. Non si accontentano certamente del governo “di destra” che detiene il record di sbarchi subiti sulle nostre coste (forse saranno invidiosi del triste primato?), ma al primo accenno minimo che non prosegua in quella direzione mette su le barricate di cartone per simulare tristissime proteste. Così i primi cittadini affiliati al Nazareno, così l’organizzazione delle immancabili “manifestazioni” previste martedì, così – manco a dirlo – pure Magistratura democratica, la corrente dominante della categoria che ha già ufficializzato la propria presenza nelle piazze (sperando che non inizi le sue “solite” operazioni nei tribunali). I sindaci di sinistra come quello di Roma, Roberto Gualtieri, di Milano Beppe Sala, di Napoli Gaetano Manfredi, di Torino Stefano Lo Russo, di Bologna Matteo Lepore, di Firenze Dario Nardella vogliono che il governo si fermi “sull’esclusione dei richiedenti asilo dal Sai”, ovvero del Sistema di accoglienza e integrazione. E non contenti rilanciano pure lo ius scholae. Insomma, gli arrivi di clandestini sono record, l’esecutivo finora praticamente non ha reagito e anzi ha incoraggiato il fenomeno, e al primo provvedimento che giuridicamente vada in senso opposto da sinistra reagiscono con le proteste e con i rilanci immigrazionisti. È tutto molto grottesco.

Stelio Fergola

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