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Anche “la cucina futurista” come Altaforte, a Palermo scatta la censura: “L’editore è di destra”

by Cristina Gauri
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Palermo, 14 mar – Come prevedibile, il caso della casa editrice Altaforte bandita dal Salone del Libro ha fornito ad altri un pericoloso precedente per ergersi, in modo del tutto arbitrario, a censori di idee, anche le più innocue. Sulla scia di quanto è successo a Torino – ma forse in modo ancora più grave perché qui parliamo di un contesto scolastico dove l’educazione dovrebbe essere priva di colore politico – è stata messa all’indice la presentazione del libro La cucina futurista di Filippo Tommaso Marinetti e Fillia. La colpa di questa pericolosissima pubblicazione è di essere stata ristampata dal Centro librario Occidente di Palermo. Altra casa editrice “vicina agli ambienti di destra”, quindi ecco qui il pretesto per bollarla come sovversiva e anticostituzionale.

La telefonata

Il libro avrebbe dovuto essere presentato ieri all’Istituto Alberghiero Pietro Piazza di Palermo, ma il titolare della casa editrice Francesco Paolo Ciulla si è visto arrivare, nella giornata di sabato (e cioè in piena querelle tra Salone del Libro e Altaforte) una telefonata dalla direzione dell’istituto che gli comunicava la decisione del preside di sospendere l’iniziativa per le motivazioni politiche di cui sopra. Insomma, la Risposta ai difensori della pastasciutta è stata vista come un pericolo per la democrazia, oppure si temeva che i giovani studenti dell’alberghiero si sarebbero “fomentati” troppo con il futurismo? Non lo sapremo mai. Peccato perché l’iniziativa era interessante: gli alunni dell’istituto avrebbero dovuto cucinare alcuni dei piatti descritti nel volume e offrire ai partecipanti alcune polibibite futuriste.

I commenti

Sdegno da parte della deputata di Fratelli d’Italia Carolina Varchi: “Annullare un evento culturale per antifascismo nel 2019, oltre che essere sconcertante significa non aver idea di cosa sia il Futurismo“, ha dichiarato. “Il Futurismo è una delle più importanti correnti culturali e artistiche del ‘900, studiata e valorizzata in tutto il mondo”. E ha continuato su Facebook: “Quando si dice ‘confronto democratico’… sono curiosa di sapere cosa risponderà il ministro alla mia interrogazione al riguardo. Dopo il pericolo fascismo in Italia scatta con la par condicio anche il pericolo futurismo e stiamo parlando di cucina: pericoloso scenario di attentati alla democrazia…”

Cristina Gauri

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2 comments

Commodo 14 Maggio 2019 - 10:31

Cosa c’ è di più “fascista” di un bel piatto di spaghetti ? ( difatti, forse è un caso… Però…. Alle “pastasciuttate” antifasciste commemorative di quella organizzazione, oggi più che mai, senza senso, nomata anpi, si servono pennette. D’ altronde logicamente in linea con una sinistra astiosa, rancorosa e… arrabbiata!…). Gli spaghetti, bianchi, il rosso acceso di un’ abbondante salsa di pomodoro, un paio di foglie di basilico e di lauro sopra, fanno, sarà un caso?… Il tricolore della bandiera Italiana. Gli spaghetti, crudi, sono, piaccia oppure no, un fascio! Ed un bel Fascio Littorio, con tanto di scure e testa di leone annesse, non sfigurerebbe affatto come logo di qualcuno dei nostri rinomati, in tutto il globo, pastifici & spaghettifici!

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Francesco 14 Maggio 2019 - 2:01

Quello che sTa accadendo è molto pericoloso…. non bisogna prendere queste cose alla leggera.

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