Bruxelles, 8 gen – L’Unione europea dovrebbe emettere obbligazioni per finanziare investimenti nei Paesi africani dai quali arrivano gli immigrati. E’ la proposta del ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, intervenuto, nel Consiglio dei ministri degli Affari generali Ue a Bruxelles, sul Mff (Multiannual Financial Framework) 2021-27, il bilancio pluriennale dell’Ue.
“Un’Unione – afferma il ministro – ha bisogno delle sue risorse. Ci sono due tipi di risorse proprie” e “potremmo pensare a forme di tassazione europea”. “La seconda risorsa propria – continua Moavero – potrebbe essere emettere bond europei, titoli europei, per finanziare investimenti produttivi. Non solo eurobond per finanziare il debito, ma eurobond per finanziare il nostro futuro. Potrebbero essere utilizzati, per esempio, per una grande campagna di investimenti in Africa“, continente che “in molte regioni ha condizioni di vita tali da spingere molti ad emigrare”. “Se vogliamo cambiare qualcosa, dobbiamo agire di più nei Paesi di origine: non siamo solo qui, ci sono anche gli Usa e la Cina. Se vogliamo fare la stessa cosa in Africa, servono più risorse: servono investimenti produttivi e positivi”, conclude Moavero.
Sebbene lo stesso ministro abbia chiarito che la situazione delle navi Ong Sea Watch e Sea Eye, da giorno a largo di Malta con immigrati a bordo che nessun Paese Ue finora ha fatto sbarcare, non è all’ordine del giorno del Consiglio, la questione tiene banco.
Intanto Italia, Germania, Francia, Portogallo, Lussemburgo, Olanda e Romania, si sono offerti di ricevere gli immigrati se Malta aprirà i suoi porti per lo sbarco.
Dal canto suo, il governo maltese chiede che oltre alle 49 persone a bordo delle due navi delle Ong, siano ridistribuiti anche altri 249 immigrati recuperati nei giorni scorsi dai suoi guardacoste. E i conti non tornano. Infatti, al netto dei Paesi dell’Est – come Polonia e Ungheria – , che non si sono offerti di accogliere gli immigrati, i posti messi a disposizione sono inferiori al numero chiesto da Malta.
C’è da dire che se è vero che l’Ue è senza accordo è soprattutto perché il governo italiano ha chiuso i porti, ponendo la questione obbligatoriamente all’attenzione di tutti gli Stati membri.
Il governo gialloverde però non è compatto, sulla questione navi Ong. Il premier Giuseppe Conte vorrebbe far sbarcare almeno donne e bambini. Il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini invece è contrario, perché farlo rappresenterebbe un cedimento.
Tra i 5 Stelle poi ci sono i soliti di traverso che chiedono a Conte di sbarcare gli immigrati, creando ulteriori attriti in seno alla maggioranza.
Adolfo Spezzaferro