Roma, 9 mag – Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ha più volte denunciato pubblicamente l’ipocrisia di chi si è scagliato contro il governo di Viktor Orbán e i suoi “pieni poteri” ricevuti democraticamente dal Parlamento ungherese ma, invece, nulla ha dice contro lo strapotere del governo giallofucsia (ottenuto a colpi di decreti di Giuseppe Conte), e contro quello del petaloso governo socialdemocratico della Svezia.
Meloni: “Pieni poteri? Anche in Svezia è così”
Il 3 maggio scorso la Meloni, ospite della trasmissione Non è l’Arena, ha dichiarato sull’argomento “pieni poteri”: “Segnalo che non l’ha fatto solo Orbán in Europa, ma l’ha fatto per esempio anche il premier svedese, che è un socialista: ma di quello lei non sentirà parlare”.
Probabilmente svegliata nel cuore della notte da un preoccupato sottosegretario Andrea Martella, la redazione di Pagella Politica ha effettuato una delle sue verifiche (fact-checking per quelli bravi), per giungere alla conclusione che le affermazioni della Meloni sul governo svedese sono false e che, quindi, si merita un “Pinocchio andante”. Pagella Politica si autodefinisce un progetto che mira a monitorare le dichiarazioni dei principali esponenti politici italiani al fine di valutarne la veridicità attraverso numeri e fatti. La testata collabora anche con Facebook nell’ambito del programma globale di fact-checking (con gli effetti noti a tutti). Dal canto suo, Fratelli d’Italia ha risposto con un fact-checking del fact-checking molto puntuale, intitolato: “Le falsità di Pagella Politica sulle dichiarazioni di Giorgia Meloni sui pieni poteri in Svezia e Ungheria”.
Zagni, dalle “bufale” alla task force
Ciò che colpisce di più in tutta questa faccenda è che il direttore di Pagella Politica Giovanni Zagni, ex redattore de IlPost.it e di Linkiesta, è un neo nominato membro della task force governativa anti fake news connesse al coronavirus, istituita dal sottosegretario Andrea Martella. Ergo Zagni, assoldato dal governo Conte per vigilare contro le fake news, avrebbe lui in primis diffuso tramite Pagella Politica una notizia di chiara e assodata disinformazione, peraltro a danno di una leader dell’opposizione. Per questo, Zagni si meriterebbe egli stesso un bel “Pinocchio andante”. Bisognerebbe chiedersi, a questo punto, se la task force di Martella sia stata istituita per aiutare gli italiani a non incappare nelle bufale sul coronavirus o sia stata plasmata come sponda per la propaganda in favore del governo Conte.
Francesca Totolo