Firenze, 9 ago – “Aiutiamoli a casa loro” è un concetto che non sembra mai essere piaciuto alla sinistra. Forse perché una parte degli aiuti per l’Africa finivano a tutto tranne che nel continente nero? Ne sembra convinta la Procura di Firenze, che sta indagando su un giro di denaro che arriva a coinvolgere anche Matteo Renzi.
Ridotto l’ex premier a “senatore semplice”, del cosiddetto Giglio Magico – la cricca di soggetti che ruotavano attorno al fu sindaco di Firenze – si continua invece a parlare. Protagonisti, questa volta, sono i fratelli Conticini, che stando alle accuse degli inquirenti avrebbero dirottato cospicui fondi destinati all’aiuto dei bambini africani.
I capi d’imputazione sono pesanti: si va dall’autoriciclaggio all’appropriazione indebita aggravata e toccano anche Andrea Conticini (indagato per riciclaggio), noto alle cronache per essere nientemeno che il cognato di Renzi. Stando a quanto ricostruito dagli uomini della Guardia di Finanza, i fondi provenivano dalle raccolte di beneficenza dell’organizzazione Play Therapy Africa. Si parla di almeno 6 milioni di euro, che invece che finire nel sostegno allo sviluppo del terzo mondo venivano impiegati in investimenti in società e in immobili, oltre all’acquisto di quote di società (come la Eeventi 6 e la Quality Press) legate proprio alla famiglia Renzi. Alla faccia della cooperazione internazionale.
Nicola Mattei
"Fondi per i bambini africani in tasca agli amici di Renzi": le accuse della Procura di Firenze
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1 commento
E pensare che “il bomba” ha avuto la faccia cosi’ tosta da dire pubblicamente che lui sul conto aveva solo 15 mila euro!