Roma, 11 feb – Disney e Lucasfilm hanno licenziato la star di The Mandalorian Gina Carano per alcuni tweet «problematici» postati dall’attrice. Inutile specificare che nella Hollywood tenuta in scacco dall’establishment progressista la parola «problematico» è legata al pensiero repubblicano, conservatore, pro Trump.
Gina Carano cacciata da Disney e Lucas Film
Un portavoce della Lucasfilm ha comunicato alla rivista Variety : «Gina Carano non lavora attualmente per Lucasfilm e non abbiamo piani per lei in futuro», in quanto «i suoi post sui social media che denigrano le persone sulla base delle loro identità culturali e religiose sono abominevoli e inaccettabili». Il magazine THR ha riferito: «Secondo alcune fonti, Lucasfilm aveva pianificato di presentare Carano tra i protagonisti della sua serie in onda su Disney+ a dicembre, ma ha scartato l’opzione dopo i tweet diffusi e “piaciuti” all’attrice a novembre».
In particolar modo le sono stati contestati i like a tre tweet. Il primo è del fondatore di Turning Point USA Charlie Kirk che contestava il voto postale, metodo preferito dai democratici e stigmatizzato dai repubblicani perché ritenuto più soggetto a brogli. Il secondo è della giornalista di BlazeTV Lauren Chen e il terzo dell’ex presidente della Camera dei rappresentanti Newt Gingrich. Tutti i tweet mettevano in discussione la validità dell’esito delle elezioni presidenziali 2020, in particolare per quanto riguarda i risultati delle votazioni per corrispondenza, pubblicizzate dai dem come assolutamente necessarie a causa della pandemia Covid-19 in corso. Ebbene, gli stessi democratici che in massa avevano votato per posta «per paura della pandemia» in quei giorni si assembravano a migliaia per sostenere la vittoria di Biden. Qualcosa decisamente non tornava.
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