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Hamas: “Israele ha fallito a Gaza. Ora cerca di estendere lo scontro”

by La Redazione
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Hamas Israele

Roma, 5 gen – Hamas non risparmia colpi ad Israele, per bocca del suo esponente ed ex capo dell’ufficio politico dell’organizzazione Khaled Meshal. Accuse dure a Tel Aviv, come riportato da Adnkronos, che danno una dimensione della tensione crescente in Medio Oriente.

Hamas: “Israele ha fallito”

Così parla Meshal nelle sue dichiarazioni riportate dai media arabi e rilanciate dal Times of Israel: “”Questo nemico sionista arrogante a criminale, nonostante il suo fallimento e la delusione dopo tre mesi di aggressione brutale contro Gaza”, adesso, “vuole esportare all’estero la crisi” e “allargare il cerchio dell’aggressione, pensando che questo confonda i calcoli della resistenza e della regione”.  Parole dure dopo l’uccisione nella capitale libanese Beirut del numero due del gruppo, Saleh al-Arouri. Meshal afferma che “il nemico pensa che l’uccisione dei nostri leader spezzerà la volontà della resistenza e indebolirà la leadership”, ma “non sa che questa è una grande illusione”. Inoltre, aggiunge, “per ogni leader caduto si è elevato un altro leader e il martirio di un leader pone altri sulla stessa strada, con la medesima volontà e determinazione”.

Le tensioni interne di Tel Aviv

Nel frattempo i vertici militari e governativi di Tel Aviv non stanno vivendo esattamente una “luna di miele”, stando a quanto emerso dalla stampa locale. In una riunione appena svoltasi, che avrebbe dovuto discutere dei piani per il dopoguerra a Gaza, si è scatenato infatti il caos. Sempre il Times of Israel parla di una critica forte verso il capo di Stato Maggiore delle forze israeliane, Herzi Halevi, preso di mira anche da esponenti del Likud del premier Benjamin Netanyahu.

La riunione sarebbe stata “infiammata” dai piani dell’Esercito di indagare sui propri errori: un incontro terminato dallo stesso Netanyahu  dopo tre ore di litigi. In particolare, il ministro dei Trasporti Miri Regev si sarebbe scagliato contro Halevi, spalleggiato dai ministri di Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir, e da quello delle Finanze Bezalel Smotrich. Nel frattempo il leader dell’opposizione, Yair Lapid, ha gettato benzina sul fuoco, scrivendo così su X: “Quanto trapelato è una vergogna e un’ulteriore prova della pericolosità di questo governo. Lo Stato di Israele deve sostituire il governo e il suo leader” perché “queste persone non sono degne del sacrificio e dell’eroismo degli uomini e delle donne delle Idf e non saranno in grado di prendere una decisione strategica”. La conclusione è lapidaria: “Devono andarsene ora”.

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