Roma, 16 ago – Che piaccia o no, una cosa è certa: il governo gialloverde non è gradito ai Mercati. Non è gradito, cioè, alle classi dominanti apolidi-finanziarie, ossia all’élite dominante, al Signore global-elitario che è egemonico nel massacro di classe univoco post-1989. La classe dominante avrebbe voluto la continuazione di ciò che vi era, id est un governo di mansueti camerieri genuflessi di centrodestra e di centrosinistra («più Europa», «più mercato», «più globalizzazione»), di docili servitori dell’ordine globalista e del nuovo totalitarismo glamour dei mercati sconfinati e sconfinanti. E invece no. L’Italia ha votato altrimenti. Ha dato fiducia a un governo che non è né di destra né di sinistra, ma che rappresenta il basso, il popolo, il Servo precarizzato nazionale-popolare, l’unione dinamica del vecchio ceto medio borghese e della vecchia classe lavoratrice.
È un unicum in Europa, un laboratorio unico nel suo genere, una avanguardia nazionale-popolare contro la classe dominante cosmopolita plutocratica. Che ovviamente non può non reagire. Quando i dominanti perdono il consenso, allora ricorrono alla violenza: ce l’ha insegnato Gramsci. A tal riguardo, così ha asserito Di Maio: «Qualcuno vuole usare i mercati contro di noi». Esatto. Proprio così. I Mercati altro non sono che la personificazione metafisica della volontà delle classi dominanti liquido-finanziarie e dei loro fidi servitori. Avere contro i Mercati vuol dire una sola cosa: che si sta procedendo nella giusta direzione. Cioè obstinate contra rispetto agli interessi delle classi dominanti cosmopolite, delle classi del Capitale contro il Lavoro, del Mercato deregolamentato contro i popoli radicati nazionalmente. Come disse Don Chisciotte: «ci abbaiano, Sancho. Segno che stiamo cavalcando!».
Le destre liberiste del denaro perseguono i loro interessi. Le sciocche sinistre libertarie del costume legittimano tutto ciò in nome del sacro dogma della globalizzazione e della libera circolazione, il massimo della reificazione, l’apice della colonizzazione mercatistica delle menti e dei cuori. Così ad esempio si è scritto sul rotocalco turbomondialista Il Manifesto, seppellitore di Marx e Gramsci e traditore delle classi lavoratrici: «Legge di bilancio, i mercati hanno già i fucili spianati: “Il governo gioca con il fuoco”». Per questi servi con la maglietta rossa e i ridicoli vessilli arcobaleno il fatto che i Mercati siano contro il governo è la prova che… il governo è nel torto! Insomma, anche Il Manifesto si inginocchia servilmente dinanzi ai Mercati. Rivelando la più ottusa subalternità rispetto alle classi dominanti. Insieme alle quali questa schiera di servitori del re di Prussia lotta contro ogni sacrosanto progetto di liberazione nazionale dei popoli dalla presa mortifera del mondialismo, subito demonizzato come populista, stalinista, fascista e rossobruno.
Lo dico qui e ora. Saranno due le vie che i signori del competitivismo no border e i loro servi al guinzaglio (clero accademico e giornalistico, circo mediatico e padroni del discorso, sinistre fucsia postmarxista e ultraglobaliste) seguiranno per rovesciare il governo italiano: il tema del razzismo, contro la Lega. E il tema della corruzione, contro il 5Stelle. Nel secondo caso, hanno già iniziato da tempo: stadio di Roma, ecc. Nel primo, come già ho variamente sostenuto, l’antirazzismo in assenza di razzismo è la via privilegiata per delegittimare la Lega e Salvini. E per fare un colpo di Stato a beneficio esclusivo della destra liberista del danaro, con il pieno appoggio degli sciocchi subalterni della sinistra libertaria del costume.
Diego Fusaro
I mercati odiano il governo del popolo. E la sinistra si accoda indegnamente
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6 comments
Il punto di vista da cui parte Fusaro non è il mio, pero’ l’importante a questo punto sono le conclusioni e trovo ci sia molto di condivisibile: anche la prevedibile e già in atto criminalizzazione di lega e 5s per i motivi descritti.
A riprova di quanto sopra: chi prova a leggere oggi o aimè domani … il sole 24ore e Repubblica (o a scelta corriere / la stampa) troverà un ripugnante tentativo di argomentare le ragioni di Benetton /Atlantia; giornali che adesso dipingono come ignorantoni, grossolani Salvini, Di Maio, Conte … insomma meglio lasciare fare ai professori e conti come Gentiloni che in una notte con un decreto legge stanziano 10 miliardi di euro per la banca di partito oppure estendono -sempre di notte come i topi- la concessione per le autostrade o patteggiano con Bruxelles l’arrivo di decine di migliaia di risorse in cambio di qualche patto sottobanco.
..bella sintesi, se non fosse stato citato ”Marx”..
“Ce ‘ha insegnato Gramsci” …. ma ammazzati Fusaro
Ottimo articolo, quello di Fusaro. Grazie! Raro anche per il linguaggio corretto che usa !
Ad esempio “…qualcuno spiegasse…” come ha delirato( per contenuto ) il comunicato della Cgil dei Vigili del Fuoco a proposito dei ringraziamenti di Conte a coloro che si rendono utili nelle opere di soccorso a Genova: avrei preferito, eventualmente,un semplice “qualcuno spieghi…” . Ma la insuperabile stupidità sta nel senso del comunicato…
Tutto vero, il problema é come difendersi dagli attacchi vili di questa pseudo sinistra ipocrita. Sono capaci di tutto pur di far cadere questo governo.
Giusta la critica ai mercati specie da quando il capitalismo non e’ più un fenomeno produttivo ma usuraio e i Governi in realta’ non sono altro che i comitati d affari delle oligarchie dominanti Quando pero’ Lei afferma che la sinistra si e’ accodata caro Professore trascura quella parte di sinistra che condivide l opposizione al mercato turbocapitalista come Lei lo definisce Ad esempio il mio sindacato l Usb e’ certamente parte di quella sinistra sovranista Eurostop che ha da anni denunciato anche attraverso studi di economisti come il prof Luciano Vasapollo dove avdava a parare questo turbocapitalismo e che sarebbe stato impossibile usc irne senza salutare con uno sbattito di porta Ue E NATO questa SINISTRA E’ LA SINISTRA DEL FUTURO niente a che vedere col Pd servo delle banche Da parte mia non condivido la Sua posizione contro l immigrazione E’ un fenomeno che esiste dfall epoca degli antichi romani Roma fu un grande Impero perché uni diversi popoli lingue e culture cosi come anche l Impero Islamico e quello Moghul.Cio’ non toglie che noi italiani possiamo progettando un futuro come area euromediterranea mandare a quel paese banchieri usurai e nordeuropa.Tra l altro l opposizione all usura delle grandi religioni e’ un insegnamento per tutti