Roma, 14 set – Poche cose raccontano al meglio la mentalità degli immigrati che sbarcano in Italia e la considerazione che hanno di noi quanto le ripetute interviste al padre dei due fratelli marocchini accusati di aver preso parte allo stupro di Rimini. Mohamed, 51 anni, ai microfoni di Matrix, si è lasciato andare a una previsione: “Faranno due o tre anni di carcere poi usciranno puliti, si potranno fare una famiglia e vivere tranquilli”. Una frase agghiacciante, pronunciata con candore da chi sembra veramente convinto che i propri figli non abbiano commesso poi questo gran reato, oppure che in Italia la giustizia sia una barzelletta, o forse entrambe le cose.
Ma non è tutto: “Mi dispiace per quella ragazza polacca – ha aggiunto Mohamed a Matrix – ma i miei figli non avranno più certe compagnie, avranno capito quello che è successo e si comporteranno bene”. Insomma, una marachella, basta un buffetto e passa tutto. Il genitore, peraltro, si era già reso autore di diverse interviste controverse, nei giorni immediatamente seguenti alla violenza. In un colloquio con il Resto del Carlino, il marocchino aveva detto: “Non voglio che i miei figli facciano queste str…, può capitare che uno rubi un telefonino, ma non che uno violenta una donna. Se hanno fatto una cosa del genere, devono pagare”. Ma certo, uno esce per farsi un’innocente serata con gli amici e, sai com’è, una cosa tira l’altra, ti ritrovi in tasca un paio di telefonini non tuoi. A chi non è capitato?
“Io – aveva aggiunto – lo so come funziona il giro. Gli errori li ho fatti anch’io. Mi sono ubriacato, ho rubato, ho fatto risse. Quindi, primo, con la transessuale hanno rischiato, perché potevano essere rintracciati dal protettore. Ma poi hanno rischiato anche per la violenza alla donna polacca. Perché, lo dico chiaro, se qualcuno violenta una delle mie donne, mia moglie o mia madre o mia figlia, io lo ammazzo. E poi gliel’ho detto: cosa pensavate, che le persone che avete picchiato e stuprato fossero ricche, che ci facevate i soldi?”. Sorvoliamo sul curriculum criminale del genitore, ché sarebbe gol a porta vuota, ma ragioniamo sui motivi per cui quei ragazzi non dovevano fare ciò che hanno fatto: il rischio di prendere le botte e l’impossibilità di fare soldi. Fosse stata una ricca signora in un vicolo al sicuro da occhi indiscreti si poteva fare, quindi? Insomma, a volte lasciar parlare gli immigrati è l’arma anti-immigrazione più forte.
Roberto Derta
4 comments
La feccia africana in Italia, da estirpare per sempre in modo semplice ed efficace:
rimpatri coatti immediati a chi ha commesso reati penali in Italia ( anche minori ) e a chi non ha come minimo dieci anni di contratti di lavoro continuativi!!
Però siccome tutta sta gentaglia un giorno voterà e figlierà ( voti su voti ) e allora fa comodo alla sinistra globalista italiana ingrossare in Italia il flusso di africani ( e mediorientali ) ignoranti senza arte e nè parte, insomma, la loro strategia è la classica strategia del potere con intenti malefici:
divide et impera!!
Con 5 milioni di poveri italiani, pensare a mettere in atto strategie deleterie del genere significa solo essere i peggiori traditori del popolo italiano!!
Cordialoi saluti.
Fabrice
PS come tutte le cose, i nodi verranno al pettine e speriamo che alla resa dei conti vincano la razionalità e la logica e non il caos di questa vergognosissima sinistra globalista!!
“Penso al padre dei due ragazzi che hanno violentato le due donne, a Rimini. E’ un operaio saldatore, quel padre lì, che quando ha capito che i suoi figli maggiori erano due dei responsabili li ha convinti ad andare dai carabinieri. Si sente in colpa, dice, come padre, perché li ha persi mentre crescevano. Voleva che il figlio più grande facesse il carabiniere, e ogni tanto sognava che potesse giocare nel Milan. I sogni di un padre che in Marocco aveva giocato in serie A.”
se posso aggiungere una mia opinione,oltre a lasciar parlare liberamente gli immigrati come strategia anti-immigrazione,il “rinforzino” finale lo rappresenta sicuramente il “pensiero” dei guru della sinistra web,come il “biografo” del “DITTATORE” (!) della Nigeria Boko Haram; questo un suo post tratto da FB dove quel pregiudicato irregolare straniero agli arresti domiciliari,viene dipinto come un papà apprensivo da Libro Cuore;
è un pò come la propaganda Ius Sola; credo davvero che se non avesse avuto il fanatismo isterico dei vari Bergoglio,Boldrin,Kyenge,Saviano e -occorre dirlo- del “biografo” del dittatore della Nigeria…forse quel disegno di Legge sarebbe passato.
Rispediteli nelle savane !
……..perché perdere tempo? Ci sono i polacchi desiderosi di ”ospitarli” Li non ci sono ne pd, con sopraccigli come manubri, ne radicali e neanche delle boldrine…