Roma, 11 lug – Ci risiamo con l’ennesimo casuale salvataggio di migranti effettuato da un rimorchiatore appartenente all’armatore olandese Vroon1, con sedi operative nei principali porti internazionali, come Genova in Italia. Dopo un mese scarso dal precedente dubbio trasbordo di migranti avvenuto al largo della Libia tra il Vos Purpose e la nave della ONG tedesca Sea Watch2, un altro rimorchiatore di Vroon, il Vos Thalassa, effettua un anomalo salvataggio di un barcone nei pressi della piattaforma della Total di Farwah dove è impegnato in attività logistiche.
Nulla di strano se questa non fosse diventata una pratica ormai ricorrente, se il rimorchiatore non si fosse allontanato così tanto dalla piattaforma e soprattutto se lo stesso avesse atteso, come da istruzioni impartite, la Guardia Costiera Libica che stava arrivando sul posto. È ancora da confermare l’atto di pirateria dei migranti saliti a bordo del Vos Thalassa: ci chiediamo come sia stato possibile che il numeroso e preparato equipaggio di un rimorchiatore di altura sia stato ostaggio delle violenze di una sessantina di migranti chiaramente provati dalla viaggio (tra questi anche 3 donne e 6 minori). Forse una strategia per non consegnare i salvati alla Guardia Costiera Libica e chiedere l’intervento di quella italiana, come poi è avvenuto?
Torniamo a Vroon. L’armatore è diventato noto in Italia per essere stato il locatore delle navi usate da due organizzazioni non governative: Medici Senza Frontiere che ha locato la nave Vos Prudence e Save The Children la nave Vos Hestia, entrambe operative fino al 2017.
L’organizzazione non governativa Save The Children è stata oggetto di diverse perquisizioni a bordo della Vos Hestia, l’ultima il 23 ottobre del 20173, che ha forse portato al ritiro della ONG dalla missione SAR in Libia. A settembre, Marco Amato, il comandante della nave, era stato iscritto nel registro degli indagati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Ma non solo: gli uomini del Servizio Centrale Operativo (SCO), saliti a bordo della Vos Hestia su ordine della Procura di Trapani, hanno rinvenuto il “tariffario dei salvataggi”4, che indicava i bonus percepiti dall’equipaggio della nave a fronte dei salvataggi dei migranti elargiti da Vroon.
Quindi, l’armatore non è certamente estraneo al pagamento di una sorta di compenso economico dato ai suoi dipendenti come premio per i salvataggi di migranti effettuati in zona SAR libica. Le indagini sul materiale sequestrato a bordo della Vos Hestia nove mesi fa, nell’ambito dell’inchiesta che vedeva già indagata la ONG tedesca Jugend Rettet per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina a cui sono seguiti quattro avvisi di garanzia (tre membri dell’organizzazione e Padre Mussie Zerai) e il sequestro della nave Iuventa5 confermato in Cassazione, ha portato ad una nuova svolta: il 10 luglio la Procura di Trapani ha spiccato 20 nuovi avvisi di garanzia6 inviati a membri di Jugend Rettet, Medici Senza Frontiere e Save The Children, che precedono i prossimi accertamenti irripetibili sui telefoni e sui computer di bordo rinvenuti sulle navi alla ricerca delle prove dei presunti contatti tra l’equipaggio delle ONG e i trafficanti libici. Un secondo avviso di garanzia è stato recapitato anche a Marco Amato, comandante della Vos Hestia dell’armatore Vroon, e a Padre Mussie Zerai, l’acclamato Mosè dei trafficanti. Seguiremo il proseguimento delle indagini e il relativo coinvolgimento dell’armatore olandese Vroon.
Francesca Totolo
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[…] 5 Immigrazione: il caso Vos Thalassa e il “tariffario dei salvataggi” di Save the Children: https://www.ilprimatonazionale.it/primo-piano/immigrazione-clandestina-dal-caso-vos-thalassa-alle-in… […]
[…] in seguito all’ispezione del Servizio centrale operativo, ordinata dalla procura di Trapani, che ha rinvenuto sulla nave Vos Hestia un “tariffario”, in cui erano elencati i bonus percepiti dall’equipaggio, differenziati in base alla mansione, […]
[…] in seguito all’ispezione del Servizio centrale operativo, ordinata dalla procura di Trapani, che ha rinvenuto sulla nave Vos Hestia un “tariffario”, in cui erano elencati i bonus percepiti dall’equipaggio, differenziati in base alla mansione, […]