Pechino, 23 mar – Trump sanziona e Pechino risponde. Perché se i dazi di Trump, che hanno colpito in particolar modo l’import di beni cinesi, hanno mandato a picco le borse asiatiche e non solo, la Cina ha fatto finire nel mirino 128 prodotti americani per un totale di 3 miliardi di dollari. A meno che Washington non ci ripensi. In particolare i provvedimenti di Pechino, che ha fatto sapere di non avere paura delle misure adottate da Trump, comprendono tariffe del 25% sulle importazioni di maiale e del 15% sui tubi in acciaio, frutta e vino.
La risposta di Pechino, primo partner commerciale degli Usa, è arrivata dopo che lo stesso presidente americano Donald Trump ha annunciato una serie di dazi che colpiscono la Cina per circa 60 miliardi di dollari e 1.300 prodotti di ogni genere merceologico. Obiettivo degli Stati Uniti è combattere l’appropriazione di tecnologia americana da parte di imprese cinesi, e mettere fine alla “concorrenza sleale” di Pechino in materia commerciale.
In nome di quell’”America first” che ha sempre ha caratterizzato l’avventura politica di Trump, il presidente americano ha cercato di addolcire la pillola dicendo: “Ho un enorme rispetto per il presidente Xi Jinping ma il nostro deficit commerciale con la Cina è troppo alto“. Dai dazi americani sarebbe esclusa, almeno per ora l’Europa, così come tutti i Paesi alleati a Washington. Fino al primo maggio sono infatti congelati i dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio per i principali partner commerciali degli Stati Uniti, Cina esclusa.
Immediato il contraccolpo sui listini di mezzo mondo. L’indice Composite di Shanghai ha chiuso a -3,39%,, mentre quello di Shenzhen ha perso anche di più, -4,49%. Sprofonda anche Tokyo, con il Nikkei che ha perso il 4,51%. Anche le borse europee che hanno appena aperto cominciano male: Milano cede lo 0,88%, Londra lo 0,99%, Francoforte lo 0,84% e Parigi perde lo 0,35%. Stesso risultato per le valute: il dollaro è sceso sotto i 105 yen per la prima volta da quando Trump è alla Casa Bianca.
Anna Pedri
Pechino non resta a guardare. La risposta cinese ai dazi di Trump
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1 commento
….la Cina è una ”tigre di cartone”…