Roma, 10 ott – “Questa finanziaria è un errore. È logico aspettarsi che le preoccupazioni sull’Italia manifestate in questi giorni dai mercati si rifletteranno anche nelle prossime valutazioni delle agenzie di rating“. Moody’s anticipa il downgrade dell’Italia minacciando il governo giallo-verde.
A parlare è Mark Zandi, capo economista di Moody’s Analytics, intervistato dalla Stampa, il quale non solo critica la manovra economica ma lascia intendere che da parte dell’agenzia di rating è in arrivo il declassamento del sistema Italia.
Sebbene Zandi non anticipi ufficialmente il giudizio che la stessa Moody’s darà a fine ottobre, lancia una serie di avvertimenti che suonano come minacce contro il governo giallo-verde. “Certamente quello che sentiamo non è un plus per l’outlook fiscale dell’Italia – spiega l’economista – il giudizio dei mercati come quello delle agenzie di rating, non si basa sulla politica ma sui numeri, che sono dati oggettivi e uguali per tutti“. Una visione opposta, quindi, a quella di Lega e 5 Stelle, che parlano di manovra a deficit per stimolare la crescita – che assorbirà il deficit – e che i mercati prima o poi lo capiranno. Ecco perché – ribadisce il governo – l’Italia non tornerà indietro. “Dietro questa impennata c’è una manovra finanziaria di speculatori alla vecchia maniera, come 25 anni fa con George Soros, per comprarsi in saldo le aziende italiane – ha spiegato nei giorni scorsi Matteo Salvini – chi pensa di speculare perde tempo, a nome del governo dico che non torneremo indietro“.
Di parere opposto, ovviamente, Zandi, secondo il quale la realtà è un’altra: “Gli investitori, che per la maggior parte sono persone come noi, mettono i loro risparmi nei titoli emessi dall’Italia e vogliono essere ripagati. Oggi temono che non rivedranno i loro soldi, almeno in un tempo ragionevole, e quindi chiedono maggiori compensazioni per questo rischio. È naturale – continua il capo economista di Moody’s Analytics – se prendi rischi, vuoi avere ritorni più alti per correrli”.
Entro la fine del mese conosceremo il voto di Moody’s per cui il giudizio è al momento “Baa2” con outlook negativo. La bocciatura arriverà quasi sicuramente anche da Standard & Poor’s – che al momento assegna all’Italia un “BBB” con outlook stabile – che si esprimerà il prossimo 26 ottobre.
Bocciature da parte delle agenzie di rating comporterebbero un aumento ulteriore dello spread. Se poi i titoli del debito italiano scendessero addirittura al di sotto del livello “investment grade” (arrivando fino al livello “junk”, ossia spazzatura, che attualmente dista ancora due gradini) si ridurrebbero anche le future possibilità di intervento da parte della Bce. “Se le preoccupazioni del mercato sulle politiche di bilancio dovessero riemergere c’è un rischio di riaccensione in Italia del legame titoli di stato-banche per effetto dei titoli di stato in portafoglio delle banche italiane e per effetto della loro esposizione all’economia domestica – così ieri il Fondo monetario internazionale – in tale scenario le tensioni del mercato possono allargarsi ad altri mercati dei titoli sovrani in europa come accaduto durante la crisi del debito sovrano in europa e, in modo limitato, già nel maggio scorso”.
E proprio dal Fmi oggi arriva un altro attacco: “In Italia, l’incertezza politica ha portato a una rinnovata attenzione nei confronti del collegamento tra banche e titoli sovrani“, si legge sul nuovo Global Financial Stability Report. “I recenti avvenimenti in Italia – prosegue il Fondo monetario – suggeriscono che il collegamento tra banche e titoli sovrani rimane un importante canale di trasmissione del rischio”. Gli economisti dell’Organizzazione mondiale con sede a Washington sottolineano che “gli spread dei titoli di Stato sono aumentati bruscamente a maggio, riflettendo le preoccupazioni del mercato in merito ai rischi sovrani” e “ciò ha indotto un aumento dei credit default swap sul comparto bancario italiano”.
Poi gli analisti spiegano che “in Italia gli spread sono saliti e occorre guardare al processo politico per vedere se si trova un compromesso che i mercati giudicheranno sostenibile. C’è un rischio contagio nell’Eurozona a causa delle tensioni sul debito sovrano in Italia e il legame con le banche, riportato alla ribalta dall’incertezza politica”.
Insomma, tra bocciature dell’Ue, downgrade da parte delle agenzie di rating, minacce dal Fmi, il governo giallo-verde è praticamente solo contro tutti in questo braccio di ferro per varare la manovra del popolo, come amano chiamarla i 5 Stelle. Ma – facendo un paragone un po’ forzato con il 2011 – finché il Colle non si pronuncerà, per Salvini e Di Maio non ci dovrebbero essere problemi.
Adolfo Spezzaferro
Manovra, nuovo attacco Fmi. Agenzie di rating minacciano il downgrade
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3 comments
L’ Italia ha un elevato risparmio dei privati, superiore al debito pubblico.Ma le rating agencies, tutte private e di proprietà dei banchieri, considerano il nostro debito pubblico a maggiore rischio di altri al fine di sbancare le casse del paese e far privatizzare ancora per poi far svendere a 2 lire tutti i beni pubblici e privati .Inoltre vogliono ottenere interessi molto piu’ alti della Germania che paga solo lo 0.5% anzichè il nostro 3,5% sebbene non si veda quali rischi minori presenta.Questo avviene anche perchè i banchieri vogliono decidere cosa fà il governo e non accettano che decida la politica ed il popolo.Altra cosa importante è che siccome una maggiore spesa pubblica genererà crescita ed il famoso 3% di sforamento fu’ deciso a tavolino in passato senza alcuna base, cio’ svelerà tutte le loro balle sulla necessità della austerità ed i popoli si potrebbero svegliare ancora di piu’ e capire l’entità della dittatura finanziaria in corso.-Oggi le banche centrali e le banche oramai tutte private creano moneta a costo zero schiavizzando i popoli con tasse abnormi dovute sopratutto ad una assenza di sovranità monetaria e di banche dello stato
L’ Italia ha un elevato risparmio dei privati, superiore al debito pubblico.Ma le rating agencies, tutte private e di proprietà dei banchieri, considerano il nostro debito pubblico a maggiore rischio di altri al fine di sbancare le casse del paese e far privatizzare ancora comperare a 2 lire tutti i beni pubblici e privati e schiavizzarci .E da noi ottengono interessi molto piu’ alti della Germania che paga solo lo 0.5% annuo contro il 3,5% sebbene non si veda quali rischi minori presenta.Questo avviene anche perchè i banchieri vogliono decidere cosa fà il governo e non accettano che decida la politica eletta dal popolo.Altra cosa importante è che siccome una maggiore spesa pubblica genererà crescita ed il famoso 3% di sforamento fu’ deciso a tavolino in passato in malafede e senza alcuna base, cio’ svelerà tutte le loro balle sulla necessità della austerità ed i popoli si potrebbero svegliare ancora di piu’ e capire l’entità della dittatura finanziaria in corso.Oggi le banche centrali e le banche oramai tutte private creano moneta a costo zero schiavizzando i popoli con tasse abnormi dovute sopratutto ad una assenza di sovranità monetaria e di banche dello stato.
Vogliono distruggere l’Italia e prendersi i risparmi degli italiani………un lavoretto semplice,impunito, favorito dagli ignobili cattocomunisti che ci hanno governato per sei lunghi anni e trattato come schiavi, peggio dei sudditi dell’antico regime francese………la magistratura politicizzata ovviamente su questo ciarpame lurido non ha indagato………. strano.