Roma, 4 lug – Attualmente il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è in visita ufficiale nei Paesi baltici e, come al solito, non cessa di parlare di immigrazione e fedeltà assoluta a Bruxelles. Il capo dello Stato ha infatti dichiarato in conferenza stampa a Tallinn che «è poco responsabile mettere a rischio la libertà di movimento degli europei», con riferimento alla volontà del premier austriaco Sebastian Kurz di chiudere la frontiera al Brennero per evitare l’ingresso di immigrati illegali.
Mattarella ha inoltre affermato che «vi sono molte cose che contrassegnano l’Ue e la sua storica integrazione, ma due ne esprimono appieno l’anima: Erasmus e Schengen». L’inquilino del Colle, dunque, anche stavolta non ha perso occasione per attaccare il nuovo governo gialloverde, che invece proprio sulla rinegoziazione dei trattati europei ha basato il suo programma. Ed è una cosa che fa riflettere: un capo dello Stato si schiera di fatto contro quella che è la volontà della maggioranza del popolo che dovrebbe rappresentare.
Ad ogni modo, anche sui flussi migratori Mattarella dà una stoccata al nuovo esecutivo, peraltro sulla scorta delle consuete e ormai logore argomentazioni di chiaro stampo globalista. Innanzitutto, il capo dello Stato ha chiesto di non lasciarsi andare a reazioni emotive. E poi fornisce le solite cifre decontestualizzate: «Da metà del 2017 a metà del 2018 gli arrivi attraverso il Mediterraneo in Italia sono diminuiti dell’85%, la pressione si è abbassata e questo dovrebbe consentire a tutti i governi, come loro responsabilità, razionalità senza cedere all’emotività». Insomma anche Mattarella si dà alle «supercazzole»: non c’è assolutamente alcuna emergenza, il disagio è solo percepito, se sono arrivati solo 50mila «migranti» (che peraltro si sommano ai 600mila arrivati dal 2015) è tutto a posto. Certo, tanto è il cittadino comune che sconta gli effetti nefasti dell’immigrazione di massa. Al Quirinale, invece, non hanno installato alcun campo profughi. E non lo faranno mai.
Vittoria Fiore
Mattarella ci riprova: “Da irresponsabili cancellare Schengen, avanti con l’integrazione”
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2 comments
Io di solito quando non capisco qualcosa cerco di approfondire e se possibile vederla con i miei occhi, perchè non si fanno un giro nei vari quartieri ghetto delle nostre città dove nemmeno le forze dell’ordine non possono entrare invece di fare i conti solo con dei numeri?
L’accoglienza non è questa…
Personaggio oscuro, inaffidabile, inadeguato e servo di una Europa matrigna……..il vostro presidente, il loro presidente, il presidente di una sinistra indegna e dittatoriale che si difende vigliaccamente dietro una magistratura a volte complice e collusa.