Roma, 4 lug – Sarebbe il colpo di mercato dell’anno, se non del secolo. Cristiano Ronaldo alla Juve, una pazza idea che da un paio di giorni occupa stabilmente le prime pagine dei quotidiani sportivi. Tra cifre da capogiro, agenti, sponsor e contratti è una trattativa difficilissima ma non impossibile. Per capire meglio come, quando e se il giocatore più forte del mondo potrà indossare la maglia bianconera la prossima stagione, abbiamo chiesto a Paolo Bargiggia, collaboratore de Il Primato Nazionale tra i più autorevoli giornalisti sportivi d’Italia, di fare il punto della situazione.
Oltre il clamore mediatico di queste ore, quanto c’è di vero dietro l’ipotesi di portare Cristiano Ronaldo alla Juve?
In Italia c’è chi utilizza molta prudenza, mentre chi ci crede davvero è Tuttosport. Conosco il direttore Jacobelli e devo dire che le ricostruzioni che hanno fatto sono molto pertinenti, spiegando come in occasione della presentazione di Cancelo alla Juve una settimana fa, Jorge Mendes, che è anche procuratore di CR7, abbia avuto un incontro riservato con John Elkann per parlare proprio dell’ipotesi di portare il fenomeno portoghese in bianconero. Ieri c’è stata poi la deflagrazione su tutti i giornali, non solo Tuttosport ma anche gli spagnoli di Marca e i portoghesi di A Bola. Il direttore del giornale lusitano è tra l’altro molto amico di Mendes (si dice anche che il re dei procuratori abbia delle quote) e da quanto si apprende sembra sia stato lo stesso Mendes ad offrire Cristiano Ronaldo alla Juventus alcuni mesi fa, tanto da arrivare ad incontrare il Ds bianconero Paratici prima del mondiale.
Dove nasce l’interesse di offrire CR7 alla Juve?
Beh intanto perché c’è in atto una rottura tra il giocatore e il Real. Non tanto sul rinnovo del contratto rispetto agli attuali 21 milioni di euro corrisposti, quanto sui 15 milioni di euro che il pallone d’oro deve al fisco spagnolo. Ronaldo vuole che così come accaduto per Messi con il Barcellona, sia il Real Madrid ad accollarsi questa cosa, perché i vari accordi commerciali etc gli sono stati consigliati dagli avvocati delle merengues. La “persecuzione” del fisco spagnolo lo ha spinto a non voler più giocare nella Liga e la Juve da tempo ha preso in considerazione l’ipotesi.
Dunque una trattativa difficile ma non impossibile. Come si potrebbe concretizzare?
Lui alla Juve ha chiesto 4 anni di contratto a 30 milioni di euro a stagione, che sarebbe la stessa cifra di Messi al Barca. La dirigenza bianconera sta facendo i conti in questo senso senza considerare la clausola rescissoria da un miliardo di euro, con Mendes che sta lavorando per abbassare la clausola tra i 100 e i 150 milioni di euro. Cifre che però riguarderebbero l’Italia ma non ad esempio la Premier League, il Barcellona e il Paris Saint-German. Sullo sfondo resta anche l’interessamento del Manchester United, che secondo A Bola potrebbe inserirsi su una cifra compresa tra i 200 e i 250 milioni. I Red Devils per il momento mantengono un basso profilo, ma c’è da considerare anche la pace raggiunta tra Cristiano Ronaldo e José Mourinho, che recentemente hanno messo da parte le incomprensioni che li accompagnavano dai tempi di Madrid. Non è da escludere nemmeno una riapertura di Florentino Peres, che se non dovesse trovare un sostituto all’altezza, Neymar o più concretamente Harry Kane del Tottenham, potrebbe provare a convincere CR7 a restare a Madrid. C’è poi la spinosa questione relativa agli sponsor, visto che l’idea della Juve per pagare i 30 milioni all’anno di ingaggio, di far diventare Cristiano Ronaldo uomo Ferrari o Fca, potrebbe naufragare di fronte all’imposizione del portoghese che non vuole sponsor estranei ai suoi.
Se l’affare dovesse andare in porto, non c’è il rischio sul piano tecnico di spendere così tanti soldi per un giocatore fenomenale ma che ha pur sempre 33 anni?
Anagraficamente sì, ma in questo caso specifico no, perché siamo di fronte ad un extraterrestre. La chiave di lettura è che questo sarebbe l’estremo tentativo per la Juve di vincere la Champions acquistando l’uomo Champions. Ci aveva provato con Higuain spendendo allora 90 milioni, ma non era lui l’uomo Champions. Bisogna considerare che i bianconeri hanno un fatturato di 500 milioni di euro all’anno rispetto ad esempio al Napoli che non arriva a 300. Con gli interessi attivi che salgono, in dieci anni è un divario enorme e la Juve in Italia è l’unica società che può permettersi operazioni di questo tipo, al pari o quasi dei più grandi club europei. Sono anni che in Italia fa un campionato a sé e deve per forza proiettarsi sulla Champions.
a cura di Davide Di Stefano