Roma, 28 mar – Quanto ci costa seguire pedissequamente i diktat Ue-Usa e metterci conto la Russia? Tanto, troppo. Senza entrare nel merito delle conseguenze che può avere per la nostra economia un’ulteriore chiusura di Mosca dopo l’allontanamento da parte nostra di due diplomatici in risposta al caso Skripal nel Regno Unito, le sanzioni in atto le stiamo già pagando davvero salate.
Il costo per il nostro sistema industriale è stato “di svariati miliardi di euro”. A dirlo è il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, intervenuto alla trasmissione “Circo Massimo” su Radio Capital. “È evidente che ogni tensione con qualsiasi Paese essendo noi Paese esportatore può creare un rallentamento nella crescita del Paese e delle aziende con vocazione export in quelle aree di riferimento”, spiega Boccia.
Poi il numero uno di Confindustria punta il dito contro i Paesi che aggirano le sanzioni: “Noi non siamo irresponsabili e quindi seguiamo la linea del nostro governo”, ma se gli altri non lo fanno si crea una “distonia economica” e “un rischio di asimmetrie con gli altri Paesi”. Certo, detta così non suona proprio una condanna, ma dietro certi eufemismi in ” economichese” ci sono due fatti chiari e tondi: le nazioni che aggirano le sanzioni alla Russia stanno facendo più affari di noi, alterando il mercato, e rappresentano – in virtù di questo mancato rispetto degli accordi – una concorrenza sleale sul fronte dell’export.
Più in generale, al di là delle legittime obiezioni e del sincero allarme di Boccia – anche Coldiretti parla di dieci miliardi in fumo dal 2014, quando sono entrate in vigore le sanzioni – , perdere così tanti soldi per una nazione messa male come la nostra è una follia. Ridurre l’export verso la Russia significa Pmi che chiudono, posti di lavoro persi. Le sanzioni contro Mosca sono la conseguenza delle politiche di Putin fatte nell’interesse della propria nazione. Il punto è proprio questo: Gentiloni e prima di lui chi ha sottoscritto le sanzioni non hanno fatto gli interessi dell’Italia. Anzi.
Adolfo Spezzaferro
Miliardi persi per le sanzioni alla Russia. E gli altri Paesi ci fregano così
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4 comments
….la confindustria sono come la CGIL …l’unico interesse che tutelano è la loro poltrona…
[…] Adolfo Spezzaferro – Il Primato Nazionale […]
10 miliardi persi per la Russia, 5 miliardi all’anno per gli africani illegali, centinaia di miliardi per corruzione borghese e non pagamebto di tasse. Ce ne sarebbe da mangiare in Italia…
Piu’ che alla evasione fiscale, in alcuni casi l’unica maniera per un imprenditore per rimanere aperto e continuare a pagare gli stipendi,pensiamo ai 90 miliardi di interessi sul debito pubblico che se avevamo la sovranità nazionale di stampare moneta non dovremmo dare a nessuno