Roma, 7 sett – Frecce tricolori inappropriate, troppo nazionaliste, troppo italiane. Al sindaco altoatesino il bianco, il rosso e il verde non piacciono.
Frecce tricolori “nazionaliste e offensive”
Non sono colori ritenuti appropriati per”un’area etnicamente molto sensibile come la nostra e l’esecuzione delle manovre delle Frecce Tricolori sopra l’Alto Adige deve essere riconsiderata dai decisori alla luce della nostra storia turbolenta”, dice Harald Stauder, sindaco di Lana in provincia di Bolzano. L’esibizione della pattuglia dell’Areonautica militare prevista il prossimo 24 settembre proprio nel capoluogo altoatesino, insomma, non s’ha da fare, per usare espressioni di origine letteraria probabilmente altrettanto non gradite al primo cittadino in questione. Non casualmente, il “signor” Sauder fa parte di Piattaforma Heimat («Patria»), ovvero i più estremisti della tradizionalmente moderata Südtiroler Volkspartei. Qualcuno ci ha visto del calcolo elettorale e la competizione con Heimatbund, un’associazione indipendentista confluita nella Bürger Union für Südtirol. Quest’ultima è un’organizzazione il cui leader, Roland Lang, sulla manifestazione di fine mese era stato ancora più polemico e delirante: “Sembra che ci sia bisogno di dimostrare che il fascismo è vivo e vegeto e che è il padrone di casa”.
L’ipocrisia regna sovrana
L’Alto Adige non gode di particolari simpatie nemmeno negli ambienti austriaci, ed è essa stessa una frazione di territorio italiano in cui il peso delle origini pesantemente tedesche si sente ancora. Ma ciò che sconvolge è la totale inconsistenza di queste proposizioni. I movimenti indipendentisti altoatesini fanno rumore, ma rimangono nei ranghi. Urlano contro i colori della nazione italiana ma da essa traggono sostegni quotidiani. Le buffonate espresse – perché è difficile inquadrarle in modo diverso – servono soltanto a gettare ulteriore fango su una comunità, quella nazionale, già di per sé molto problematizzata e pregna di debolezze ben più serie.