Parigi, 16 apr – Le fiamme sono state domate, ma Notre Dame è devastata. Per fortuna, però, “la struttura è salva” – assicurano gli esperti – ma tetto e guglia della cattedrale di Parigi, dopo il terribile incendio di ieri, non esistono più. Ora si pensa alla ricostruzione. La regione dell’Ile de France ha già annunciato lo stanziamento di dieci milioni di euro in aiuti di emergenza per la cattedrale parigina. Questo primo stanziamento ha lo scopo di “aiutare l’arcidiocesi a fare i primi lavori”, spiegano. “Questa ricostruzione, che ovviamente costerà molto, mobiliterà l’intero Paese, i migliori architetti, i migliori artigiani in Francia, forse il mondo; ce la faremo”, fanno sapere le autorità.

I pompieri hanno lottato per ore contro le fiamme

Circa 500 pompieri hanno lottato contro le fiamme per ore con pompe e autogru, ma l’impeto dell’incendio era tale che soltanto ore dopo, in nottata, sono stati in grado di arginare il rogo nel versante Nord. “Adesso possiamo dire che i due campanili sono stati salvati e stiamo raffreddando la struttura facendo molta attenzione all’interno“, ha affernato il comandante generale dei vigili del fuoco di Parigi, Jean-Claude Gallet, in un primo report delle operazioni di spegnimento del rogo. Alle 4 di notte l’annuncio: “L’incendio è completamente sotto controllo. E’ parzialmente estinto e ci sono delle fiamme residuali da domare”, ha detto il portavoce della polizia Gabriel Plus.

La Procura di Parigi indaga per distruzione involontaria

La Procura di Parigi ha annunciato l’apertura di un’indagine per distruzione involontaria. Non ci sono feriti tra i fedeli o i turisti, l’unico in gravi condizioni è un pompiere. Non si sono visti Canadair, perché a quanto pare lanciare bombe d’acqua dall’alto avrebbe potuto causare danni addirittura peggiori. A tarda sera, le fiamme erano meno intense, i pompieri hanno annunciato che la struttura della cattedrale “è salva”. Il rettore ha aggiunto che reliquie preziose come “la corona di spine” di Cristo sono intatte.

Escluso per ora il movente criminale

Esclusi per adesso il movente criminale, l’atto vandalico o peggio ancora quello terroristico. La pista che seguono gli inquirenti è quella dell’incendio accidentale nato dal progetto di ristrutturazione sul tetto della cattedrale. Tuttavia ci vorrà tempo prima che le circostanze di come sia scoppiato l’incendio siano chiarite. Secondo i primi elementi dell’indagine, l’incendio sarebbe scoppiato è proprio nel tetto della cattedrale, poco prima delle 19: l’ipotesi di un incendio accidentale partito dal cantiere sul tetto della cattedrale “attira l’attenzione degli inquirenti allo stato delle indagini”, ha confermato una fonte.

Salvo il rosone settentrionale

Il rosone settentrionale di Notre Dame, il cui diametro è di 13,10 metri, “sembra aver tenuto”. “In strada, per terra non ci sono detriti della vetrata colorata. Solo pietre rotte”. La rosa del Nord, dedicata all’Antico Testamento, ha il viola come colore dominante: in tre cerchi sono rappresentati 80 personaggi tra profeti, re, giudici e sommi sacerdoti. Al centro c’è la Vergine con il Bambino.

La polemica sugli aerei cisterna

La notizia dell’incendio ha fatto rapidamente il giro del mondo. Tra i primi a commentare è stato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump: “È terribile guardare l’incendio a Notre Dame. Forse – ha aggiunto Trump su Twitter – aerei cisterna anti-incendio potrebbero essere usati per spegnere le fiamme. Bisogna agire velocemente!”. Alle parole di Trump ha risposto indirettamente la Protezione civile francese: “Rilasciare acqua da un aereo su questo tipo di edificio potrebbe causare il crollo dell’intera struttura”.

Adolfo Spezzaferro

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