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Pd: “No a Di Maio vicepremier”. Per il M5S governo solo con sì Rousseau

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 28 ago – L'”inciucioneM5S-Pd è alle battute finali ma si litiga ancora sulle poltrone.  “Rischia di saltare tutto – lamentano i dem – perché Di Maio rivendica la vicepresidenza del Consiglio“. Il capo politico del M5S, dal canto suo, annuncia che la nuova proposta di governo dem-stellata sarà votata sulla piattaforma Rousseau: “Gli iscritti hanno e avranno sempre l’ultima parola“. Ma per il Pd non va bene: “E’ solo un modo per prendere tempo, un altro elemento che complica la trattativa in corso. Si tratta tra l’altro – osservano fonti dem – “di uno sgarbo istituzionale” al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che stasera, al termine delle consultazioni, deciderà se affidare l’incarico di governo. L”‘inciucione” per dar vita al “governo della poltrona” ed impedire agli italiani di tornare al voto è di nuovo incagliato. Tanto che è probabile che salti il tavolo sul programma che era in programma stamattina tra la delegazione dei capigruppo pentastellati e dem.

Il voto su Rousseau

Di Maio, alla fine, dopo il pressing di Davide Casaleggio, si convince a far pronunciare la base grillina sull’intesa con il Pd. Ma il capo politico del M5S sceglie di far votare gli iscritti sulla piattaforma Rousseau dopo che Mattarella avrà dato l’incarico al nuovo premier e prima che questi salga al Colle per portare i risultati delle sue consultazioni. Insomma, il voto sarà sul Conte bis. La mossa di Di Maio punta a superare i mal di pancia tra le fila pentastellate per l’intesa con il Pd. “Solo se il voto sarà positivo la proposta di progetto di governo sarà supportata dal MoVimento 5 Stelle. Il voto dovrebbe avvenire entro la prossima settimana. Gli iscritti al MoVimento 5 Stelle hanno e avranno sempre l’ultima parola”, spiega Di Maio sul blog delle Stelle. Intanto, a complicare nuovamente la partita c’è poi l’insistenza di Di Maio a voler fare il vicepremier, con il capogruppo 5 Stelle al Senato Stefano Patuanelli che lo sostiene: “Deve avere un ruolo nell’esecutivo“.

L’endorsement di Trump per Conte

Intanto dal presidente Usa Donald Trump è arrivato l’endorsement via Twitter per Giuseppe Conte, ribattezzato ‘Giuseppi’: “Sembra mettersi bene per lo stimato primo ministro della Repubblica italiana, Giuseppi Conte – scrive Trump – ha rappresentato l’italia in maniera poderosa al G7. Ama molto il suo Paese e lavora bene con gli Usa. Un uomo di grande talento che speriamo rimanga primo ministro“. Chiamato a commentare il tweet, il ministro dell’Interno Matteo Salvini, intercettato dai cronisti con sua figlia, ha invece risposto: “Sono in silenzio stampa perché sono con la bimba”. Un’altra legittimazione è arrivata a Conte da parte di Bill Gates che, sempre su Twitter, lo ha ringraziato personalmente per l’impegno nel GlobalFund.

Insomma, Mattarella pare quasi obbligato a conferire l’incarico all’ex “avvocato del popolo” oggi “inquisitore di Salvini”, visto il calibro dei suoi “fan” (che di certo non amano le istanze sovraniste). Resta da vedere se dem e 5 Stelle troveranno la quadra. Ma l’idea di perdere la poltrona (in caso di elezioni anticipate) alla fine dovrebbe convincere tutti.

Adolfo Spezzaferro

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