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Prodi apre a Berlusconi nel governo: “Non è più un tabù”. Scompiglio nel centrodestra

by Adolfo Spezzaferro
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prodi berlusconi

Roma, 9 lug – Ci risiamo, più aumentano le tensioni nella maggioranza giallofucsia – Autostrade, Mes e chi più ne ha più ne metta – e si rischia una spaccatura insanabile tra M5S e il resto dell’alleanza di governo, più tornano in auge le grandi intese con Forza Italia in soccorso di Conte e del Pd. Uno scenario osceno che però non scompone minimamente Romano Prodi, ultimo in ordine di tempo a proporre l’inciucio. Forza Italia potrebbe entrare nell’esecutivo dopo il sì al Mes, gli chiedono. “Il problema è che il governo abbia una maggioranza solida e che quindi possa prendere delle decisioni. O noi diamo una spinta o il Paese si arrotola su sé stesso. Non è certo un tabù, la vecchiaia porta la saggezza…“. Così il “mortadella” ieri ha spiazzato tutti non disdegnando che il suo ex avversario storico Silvio Berlusconi vada al governo con il Pd, di cui Prodi è padre fondatore. Come se non bastasse, l’ex premier è convinto che il sovranismo abbia imboccato una “fase discendente”. Parole che sembrano un suggerimento per l’ex Cav.

Salvini: “E’ una non notizia, Berlusconi non ha nessuna intenzione di entrare nel governo”

L’apertura di Prodi ha gettato scompiglio nell’opposizione e nella maggioranza, ma ha trovato anche reazioni favorevoli. L’uscita del fondatore dell’Ulivo di certo non è piaciuta a Matteo Salvini: “Berlusconi potrebbe entrare nella maggioranza secondo Prodi? E’ una non notizia, Berlusconi l’ho sentito ieri e non ha nessuna intenzione di entrare nel governo. Commentare non notizie è una perdita di tempo”, taglia corto il leader della Lega (quasi ad allontanare scaramanticamente un’ipotesi così nefanda per il centrodestra).

Mulè: “Atto di serietà, di coraggio politico”

Impossibile Forza Italia in maggioranza. Questa è un’ipotesi del terzo tipo di irrealtà“, così la senatrice di Forza Italia Licia Ronzulli ad Agorà. Per lei l’apertura di Prodi sarebbe uno svarione, dovuto all’età che “porta anche una capacità di analisi politica distaccata da quella della realtà”. Ma non la pensa come la Ronzulli il portavoce a Montecitorio e Palazzo Madama Giorgio Mulè che commenta così l’exploit del “mortadella” a Repubblica delle Idee: “E’ come la folgorazione di San Paolo sulla via di Damasco. C’erano già state parole significative da parte di Pier Luigi Bersani, di Fausto Bertinotti. Quello di Prodi è un atto di serietà, di coraggio politico. Un modo per rimettere insieme i tasselli della storia, forse un primo vagito di pacificazione politica. Qualcuno dirà che Prodi parla così perché punta al Quirinale, ma io non lo credo assolutamente” (quest’ultima frase a dire il vero suona un po’ come una coda di paglia).

Carfagna: “Vecchiaia porta saggezza”

Pure la vicepresidente della Camera Mara Carfagna, ospite di In Onda su La7, plaude alle parole dell’ex premier: “Anche nel caso di Prodi la vecchiaia porta saggezza, visto che nel 2006 rifiutò una collaborazione con Forza Italia e Berlusconi, dopo aver vinto le elezioni di appena 24mila voti…”.

Marcucci: “Da Prodi invito a europeisti a stare tutti dalla stessa parte”

Sul fronte del Pd, ovviamente, c’è Andrea Marcucci che esulta: “Le dichiarazioni di Romano Prodi invitano tutti gli europeisti a stare dalla stessa parte. Nessuno escluso. Nell’interesse dell’Italia. Io sono d’accordo con lui”, scrive su Twitter il capogruppo dem in Senato. Più composta la reazione del senatore Pd Franco Mirabelli: “Qui il punto non è l’ingresso di Berlusconi in maggioranza, ma il rapporto con un’opposizione responsabile. Forza Italia può incarnare un centrodestra europeista e moderato prendendo le distanze da Salvini e Meloni? Questo è il tema”.

Calenda ironizza: “Ora date del fascio pure a lui”

Se la ride da ultimo Carlo Calenda, che su Twitter ironizza sull’apertura di Prodi (che lo ricordiamo arriva dopo quella del premier Conte, tanto per citarne una): “Ora cortesemente date del fascio anche a lui“. Il leader di Azione, si sa, è favorevolissimo all’idea: “Io sono per un governo larghissimo, il più largo possibile, anche con Berlusconi e i pezzi più intelligenti della Lega come Zaia. Sarebbe bene che i partiti che in Ue sono alleati governassero insieme l’Italia. Ricordo che Forza Italia e Pd governano insieme in Europa“, ripete da giorni Calenda.

Adolfo Spezzaferro

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Sergio Pacillo 10 Luglio 2020 - 7:00

Ho sempre pensato che questi due appartengano a due facce della stessa medaglia.

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