Home » Le meraviglie del Metaverso: utente molestata virtualmente da tre uomini. E Facebook reagisce così

Le meraviglie del Metaverso: utente molestata virtualmente da tre uomini. E Facebook reagisce così

by Cristina Gauri
1 commento
metaverso stupri

Roma, 15 feb — «Nel Metaverso sarai in grado di fare quasi tutto ciò che puoi immaginare – riunirti con amici e familiari, lavorare, imparare, giocare, fare acquisti, creare»: chissà se Zuckerberg, pronunciando il famoso discorso di presentazione  del nuovo sistema di realtà virtuale targata Facebook, annoverava anche lo stupro di gruppo tra le «infinite possibilità» ricreative a disposizione degli utenti.

Perché è successo proprio questo: un caso di «molestia virtuale», che ha spinto Meta (ex Facebook) a prendere la prima contromisura contro le molestie online: la «distanza di sicurezza» tra gli avatar degli utenti. Non bastava il distanziamento sociale introdotto durante la pandemia: ora la misura viene presa anche tra pupazzetti digitali.

Molestia di gruppo sul Metaverso, Meta introduce la distanza virtuale

A denunciare le molestie online è stata la ricercatrice Nina Jane Patel che ha raccontato di essere stata accerchiata da tre avatar «con voce maschile» all’interno di Horizon Worlds, la realtà virtuale creata dall’azienda di Mark Zuckerberg. La Patel lavora per Kabuni, società specializzata nello sviluppo di esperienze virtuali per ragazzi fra gli 8 e i 16 anni — e già qui ai sani di mente dovrebbe scendere un brivido dietro la schiena — ed era stata invitata a testare Horizon Worlds subito dopo il lancio della piattaforma. Patel ha riferito che a solo un minuto dal suo ingresso all’interno del Metaverso, il suo avatar è stato accerchiato e molestato da altri tre «con voce maschile». I tre molestatori virtuali l’avrebbero quindi «palpeggiata» rivolgendole «frasi offensive» a sfondo sessuale arrivando a scattarle delle foto.

La contromisura

Per soffocare sul nascere ogni rigurgito femminista e  prevenire eventuali strali da MeToo virtuale, Meta ha subito imposto il distanziamento sociale tra avatar: non potranno avvicinarsi a meno di un metro e mezzo. Addio sesso virtuale quindi, anche quello consenziente? Sopravviveremo. Meta, secondo quanto riferisce il Guardian, ha così motivato la sua decisione: «L’introduzione di un confine personale impedirà che chiunque possa invadere lo spazio personale del tuo avatar. Se qualcuno tenta di entrare nel tuo confine personale, il sistema interromperà il suo movimento». Lo scopo è aiutare gli utenti «a stabilire norme comportamentali e questo è importante per un mezzo relativamente nuovo come la realtà virtuale».

Cristina Gauri

You may also like

1 commento

Manlio Amelio 15 Febbraio 2022 - 4:23

Ah! Si! Terra materia, Terra anti-materia oppure Meta-verso… “Cui bono” è una frase latina che significa “chi ne beneficia?”, ed è usata per suggerire che c’è un’alta probabilità che i responsabili di un certo evento siano quelli che ne traggono vantaggio….

Ovviamente si parla di fantocciata pandemica buona lettura e soprattutto buon divertimento…

(Solo il nostro essere, sai, in realtà è spaventoso!)

https://telegra.ph/Solo-il-nostro-essere-sai-in-realt%C3%A0-%C3%A8-spaventoso-12-02

By Manlio Amelio

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati