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E i gay “democraticamente” si appellano alla D’Urso: “Non invitare i sovranisti”

by Ilaria Paoletti
3 comments
Barbara D'Urso Meloni

Milano, 10 nov – La lotta Lgbt passa anche (o soprattutto) dai media, e questo i gay lo sanno bene. Tanto che su Gay.it spunta un accorato appello a uno dei personaggi più in vista della cronaca politica nostrana, che ha in mano i destini della legge contro  l’omotransfobia Ddl Zan. Parliamo di qualche giornalista politicizzato, il conduttore di talk show blasonati? Macché, parliamo di colei che ha reso ancor più celebre Angela da Mondello, ovvero Barbara d’Urso.

La D’Urso è “amica” dei gay, ma non basta

Non facciamo torto a nessuno se diciamo che le trasmissioni condotte dalla D’Urso hanno un grande seguito presso il pubblico omosessuale. Puntate interminabili sul Gf Vip, tutto il trash minuto per minuto, luci abbacinanti e qualche ospite politico. Domenica sera la D’Urso ha incautamente invitato la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni e le ha rivolto una preghiera particolare: quella di fare ostruzionismo al Senato nei confronti della legge contro l’omotransfobia. Il video in cui Barbarella rivolge tale prece alla Meloni è diventato virale ed è stato accolto con entusiasmo dalla comunità arcobaleno, ma qualcuno, tipo Boni di Gay.it pretende dalla D’Urso molto di più. Già, perché non basta bacchettare chiunque dica qualcosa di lontanamente omofobo (tipo Franco Oppini che commentando le coppie nate all’interno della casa del Gf, tra cui due inedite lesbiche, ha detto “non c’è nemmeno una coppia normale” e s’è beccato 3 minuti di rimbrotto) e invitare personaggi che di peculiare hanno solamente il fatto di essere omosessuali o trash in qualche modo.

La D’Urso non deve invitare i “sovranisti”

Non è bastato che la D’Urso a mani giunte chiedesse alla Meloni di non ostacolare il ddl Zan. E’ comunque “colpevole” di essere “uno dei principali microfoni catodici di una certa destra sovranista, populista, estremista, quasi dichiaratamente omotransfobica”. Ergo, la D’Urso non doveva manco invitarla la Meloni, figuriamoci Salvini, poi. “Un esponente del suo partito, un deputato della Repubblica italiana, in aula e in diretta streaming è arrivato a dire che la ‘discriminazione è un’opinione‘. Quanto uscito dalla bocca dei parlamentari di Fratelli d’Italia e Lega in due settimane di dibattito avrebbe potuto riempire interi palinsesti, se solo qualcuno l’avesse realmente voluto, mostrando al Paese intero l’agghiacciante ‘qualità’ di una certa politica nazionale”.

Ma non è forse chiederle un po’ troppo?

“Cara Barbara, perché limitarsi ad una preghiera di 20 secondi al termine del solito monologo privo di (reale) contraddittorio della Meloni, e non andare invece a rimarcare le follie estremiste vomitate dai suoi stessi deputati alla Camera. Perché limitarsi ad un semplice e rapidissimo lavaggio della coscienza ad uso e consumo degli adoranti profili Twitter e non organizzare un vero dibattito con esponenti del movimento LGBT, giornalisti, costituzionalisti, e non con i soliti 5 scappati di casa pescati a caso tra i social ed etichettati come ‘opinionisti’”, si domanda il giornalista di Gay.it. Forse perché Barbara d’Urso è esattamente il prodotto di quella narrazione petalosa che dagli stessi dei suoi ambienti è spinta e accettata: come per quando sostengono le loro tesi, questi personaggi della tv commerciale si confermano interessati solo all’audience, ai lustrini, all’apparenza, al trash. Ed è per questo che piacciono tanto a molti del mondo Lgbt. Ora le chiediamo pure di diventare una pasionaria vera? O le si sta semplicemente chiedendo di censurare le opposizioni, “non sia mai” qualcuno si dovesse trovare d’accordo con la Meloni nonostante il quotidiano gay bombing che arriva dai salotti della D’Urso?

Ilaria Paoletti

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3 comments

SergioM 10 Novembre 2020 - 4:53

Per guardare barbarella devi avere un deficit cognitivo …..

talvolta mia moglie si sintonizza sulle sue IDIOTE trasmissioni per “rilassarsi” , come faccia … non
lo so ….

audio :

ah ua ua h uuu TROIA ue ue ue PUTTANA iiii tradito

tutti parlano CONTEMPORANEAMENTE !!!! e … a proposito di OPINIONISTI poi …..
klausdavi o cecchiricchione …..

OPINIONISTI preferisco quelli nei BAR
(ora CHIUSI … perchè sono la nuova agorà ????)
dopo la 6a birretta dicono cose più interessanti dei CAGACAZZO dei canali mainstream …..

una scorreggia vi seppellirà !

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G. 11 Novembre 2020 - 6:50

“Un esponente del suo partito, un deputato della Repubblica italiana, in aula e in diretta streaming è arrivato a dire che la ‘discriminazione è un’opinione‘.”
infatti lo è. le opinioni sono incluse nella libertà di espressione, almeno nei paesi civili, e “libertà di espressione” include anche e soprattutto le cose che non piacciono, sia perché “libertà” significa “assenza di vincoli”, sia perché altrimenti parliamo di “libertà di dire le cose ideologicamente/politicamente/socio-culturalmente accettate e/o accettabili”

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